
Il tecnico livornese freme per tornare su una panchina. Ha detto no all’Arabia, vuole la Serie A. Ecco le ultime
Allegri disoccupato ancora per poco. Il livornese vuole tornare ad allenare nella prossima stagione, dopo un anno forzato ai margini. Nel frattempo, col fallimento del progetto Motta, si è già preso la rivincita sul nemico Giuntoli che lo aveva fatto fuori dalla Juventus.
Allegri ha detto no a più di una proposta, certo nessuna arrivata da top club europei. Da quel giro è uscito da un bel po’. Le ultime sono arrivate di nuovo dall’Arabia, ma le ha respinte. Per lui sarebbe chiudere anticipatamente la carriera, seppur con una montagna di soldi.
No all’Arabia: l’obiettivo è il ritorno al Milan
Il 57enne ambisce a rimanere nel grande giro, perlomeno italiano. L’obiettivo è una panchina nello specifico, quella del Milan già allenato per quattro anni e mezzo e dove ha vinto il suo primo Scudetto della sua carriera.
I rossoneri sono a caccia del sostituto di Sergio Conceicao, con Giorgio Furlani che ha vinto la guerra interna con Ibrahimovic ma ancora non sciolto le riserve sul nuovo Ds. In netta pole c’è Paratici, ma con il Milan tutto può succedere e cambiare nel giro di qualche giorno.

Sogno Conte a parte, Paratici potrebbe portarsi a Milanello proprio Allegri, col quale ha ricucito i rapporti. Serve infatti un allenatore esperto che conosce alla perfezione alla Serie A, insomma una inversione di tendenza rispetto alle mosse del recente e recentissimo passato.
Allegri al Milan? Galeone spiazza tutti. Ma…
Sul futuro di Allegri si è espresso di nuovo Giovanni Galeone, il suo mentore che non perde mai occasione di esaltare e difendere, dipende dai momenti, il suo figlio adottivo.
A ‘Radio Kiss Kiss’ Galeone ha spiazzato tutti dichiarando, senza mezzi termini, che Allegri non tornerà sulla panchina del Milan.

“Ho sentito Max al telefono – le parole di Galeone – e mi ha detto che non andrà al Milan. Non ha avuto alcun contatto con i rossoneri“.
Queste dichiarazioni hanno però il sapore della smentita di rito, o comunque appaiono come un tentativo per placare le voci e non mettere in difficoltà lo stesso Allegri. Spingere troppo per il suo nome potrebbe finire per infastidire il Milan, e magari dirottare Furlani su un altro allenatore.