La sessione invernale di calciomercato, lo sappiamo, ha visto raramente la Lazio di Lotito protagonista in Italia. Nel quindicennio di presidenza del vulcanico patron capitolino i biancocelesti si sono limitati, a gennaio, a ritoccare leggermente la rosa con pochi innesti e qualche cessione, cercando di accontentare chi chiedeva di andar via per giocare di più. Eppure stavolta “qualcosa” potrebbe accadere.
UN PASSO INDIETRO – La squadra di Simone Inzaghi occupa attualmente il quarto posto della classifica di Serie A, quello che da inizio stagione rappresenta il principale obiettivo, quello che nello scorso campionato sfuggì all’ultimo respiro. Tuttavia le prestazioni e i risultati sono in ribasso rispetto a quelli ottenuti dalla rosa che poteva contare su Stefan de Vrij e Felipe Anderson, i due preziosi elementi volati via in estate. E se, comunque, nell’undici di “Inzaghino” poco è cambiato dal punto di vista del modulo e degli uomini sui quali puntare, c’è un problema che in pochi ad agosto avrebbero temuto, un problema che va oltre il pessimo avvio di stagione di Luis Alberto e Sergej Milinkovic-Savic (ultimamente in ripresa): la fascia destra.
TRIO DELUSIONE – Adam Marusic, il titolare inamovibile, è la brutta copia del campionato passato. Poca spinta, tanti errori tecnici e un costante nervosismo che ne pregiudica le performance. Il montenegrino non ricorda neanche lontanamente la saetta di un anno fa e gli unici a beneficiarne sono gli avversari della Lazio. Dusan Basta, che a 34 anni doveva rappresentare una buona alternativa sulla corsia, esperienza utile per far rifiatare ogni tanto Marusic, ha collezionato la bellezza di zero presenze in Serie A e due in Europa League, con l’espulsione nel primo tempo di Francoforte che probabilmente ha convinto Inzaghi a “farlo fuori” sino all’addio. Bologna, Udinese e non solo su di lui, per regalargli un’ultima chance nel massimo campionato nostrano. E poi Patric, quello che litigava con il ds Tare per farsi aumentare lo stipendio ma che conta sul gradimento di buona parte dei tifosi biancocelesti. Il motivo? Un mistero, viste le poche nonché opache prestazioni con la maglia del club capitolino dal suo arrivo nel 2015.
GLI OBIETTIVI – Ecco che allora nel cosiddetto “mercato di riparazione” la Lazio dovrebbe correre ai ripari, appunto, per sistemare la fascia destra, meritevole di un esterno che possa garantire qualità e quantità per tentare il ritorno in Champions League. La stampa inglese parla di accordo con il Chelsea per Davide Zappacosta, uno che quel mestiere sa come si fa, mentre Tare monitora senza sosta la situazione di Elseid Hysaj, in uscita dal Napoli a causa del poco spazio concessogli da Carlo Ancelotti. Sullo sfondo Timothy Castagne, stanco del ruolo di alternativa ad Hans Hateboer nell’Atalanta. “So che Lazio e Fiorentina lo seguono e lo apprezzano: cercano un giocatore con le caratteristiche di Timothy. All’Atalanta c’è il dualismo con Hateboer che ci sta facendo valutare l’ipotesi di cambiare squadra a gennaio. Il fatto è che l’Atalanta chiede una cifra superiore ai 6 milioni di euro per lasciarlo andare, quindi vedremo cosa succederà” le dichiarazioni dell’agente del belga ai microfoni di Radio Sportiva. Tre obiettivi validi e raggiungibili con uno sforzo economico che Lotito non ci ha abituato ad effettuare a gennaio. Ma per tornare nell’Europa che conta c’è bisogno di un uomo in più.