Raffaele Palladino è pronto a rilanciare il suo pupillo che non è ancora decollato: col Monza può essere la gara della svolta
Dopo un inizio di stagione con i fiocchi, in cui la Fiorentina è arrivata al record di vittorie consecutive di sempre in serie A e la qualificazione senza troppe difficoltà agli ottavi di Conference League, sono iniziati ad emergere i primi problemi per la squadra di Raffaele Palladino. I toscani hanno nettamente rallentato nell’ultimo mese con 1 solo punto in 4 partite, frutto del bel pari dello Stadium ma in mezzo le sconfitte con Bologna, Udinese e Napoli.
Il quarto posto continua ad essere ad una manciata di punti (tra l’altro i gigliati hanno una gara in meno) ma serve un’inversione di tendenza a partire dalla sfida di Monza di lunedì sera. Una gara particolarmente significativa per il tecnico che si presenterà per la prima volta all'”U-Power Stadium” da ex. Ha lasciato tantissimi bei ricordi nella società brianzola, ancor di più vedendo la situazione in cui versa ora. Evitato guardarsi indietro, con l’imperativo dei tre punti.
Palladino vuole risollevarlo, riscatto o addio?
Per farlo il tecnico di Mugnano si affiderà agli uomini che gli hanno dato maggiori garanzie fin qui. E soprattutto chiederà di alzare l’asticella ad uno di loro. Non sarà il solo fresco ex della sfida, c’è anche un altro che farà per la prima volta ritorno nella provincia lombarda dopo essere esploso con la squadra di Galliani: Andrea Colpani.
Il fantasista è però lontanissimo dai fasti toccati l’anno scorso. Con la Fiorentina fin qui non ha svoltato. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la sua media voto è praticamente crollata rispetto un campionato fa e negli ultimi mesi non si registrano prestazioni convincenti. L’allenatore continua a dargli fiducia, conoscendolo bene ed essendo un suo fedelissimo, ma è chiaro che bisogna dare una sterzata. Firenze poteva essere la sua consacrazione, aprendogli le porte in maniera fissa anche alla Nazionale, ma fin qui non è stato così.
In mezza stagione ha realizzato solo 2 gol e 1 assist, tra l’altro tutti nella stessa gara, a Lecce lo scorso 20 ottobre. Poi prestazioni scialbe, incolori, deludenti che hanno portato il tecnico a relegarlo in panchina in qualche occasione. Serve una svolta e tutti si augurano che avvenga proprio a Monza, dove potrà fargli bene l’aria da ex. In caso di ulteriori prestazioni deludenti non è escluso l’addio: non a gennaio, ma a giugno. Se la sua stagione dovesse scivolare via nell’anonimato totale, aumentando il numero di panchine collezionate, sarà anche normale porsi due domande da parte della società a campionato concluso.