
Il Milan si prepara a rivoluzionare la sua area tecnica e il progetto sembra prendere sempre più una direzione ben precisa: Massimiliano Allegri in panchina, Fabio Paratici dietro la scrivania.
Un’accoppiata che rievoca i fasti (e qualche tensione) della Juventus pluricampione tra il 2014 e il 2019, quando i due hanno condiviso cinque scudetti, quattro Coppe Italia e due finali di Champions. Non esattamente un dettaglio. Il tecnico livornese è il preferito dell’amministratore delegato Giorgio Furlani, che punta su un profilo esperto, capace di gestire la pressione mediatica e le ambizioni di una piazza esigente. Allegri, dal canto suo, ha voglia di rimettersi in gioco dopo un anno di stop, e Milano sarebbe un ritorno suggestivo: dal 2010 al 2014 vinse uno scudetto, una Supercoppa e chiuse sempre nei primi tre posti con il Milan.
Resta però il nodo economico: Allegri non si muove per cifre inferiori ai 7-8 milioni annui, mentre Paratici, reduce dall’esperienza al Tottenham, vorrebbe garanzie sulla libertà di manovra sul mercato. A Milano però c’è anche l’Inter e non è da escludere uno sgambetto al Milan da parte di Marotta, perché se Simone Inzaghi dovesse steccare il finale di stagione, c’è chi giura che ad Appiano potrebbe succedere di tutto e portare Allegri in nerazzurro. Altro che derby.
Doccia fredda per Inzaghi, arriva Allegri
Il futuro di Massimiliano Allegri resta tutto da scrivere, ma tra le tante panchine che potrebbero cambiare volto nella prossima stagione – Milan, Juve, Napoli, Roma e Atalanta – c’è una pista che sta prendendo quota sottotraccia: quella che porta all’Inter. Al momento Simone Inzaghi è saldo, ma se il tecnico nerazzurro dovesse fallire nella volata scudetto, non è escluso un clamoroso ribaltone. A confermarlo è stato anche Giovanni Galeone,mentore storico di Allegri, che a TeleLombardia ha dichiarato: “Se Inzaghi non vince il campionato, non vedo perché dovrebbero confermarlo e a quel punto Marotta chiamerebbe sicuramente Allegri”.

Parole pesanti, che si incastrano con le dinamiche di un club ambizioso come l’Inter, sempre attento alle opportunità. Marotta, che conosce bene Allegri dai tempi della Juve, potrebbe cogliere l’occasione per riproporre la sua figura, forte di un palmarès di tutto rispetto: 6 scudetti, 5 Coppe Italia e 2 finali di Champions. Un nome che garantisce gestione, equilibrio e risultati. La concorrenza non manca, ma se Milano dovesse accoglierlo di nuovo, lato nerazzurro sarebbe davvero un colpo di scena. E il Milan, che ci stava puntando da settimane, rischierebbe di restare beffato proprio nel momento decisivo.