
La sfida contro la Fiorentina può rappresentare il bivio definitivo della stagione della Juventus e del suo allenatore Thiago Motta.
Dopo una sequenza negativa di prestazioni, culminata con la pesante sconfita casalinga per 4-0 contro l’Atalanta, la squadra bianconera occupa ancora il quarto posto in Serie A, distante ben nove punti dall’Inter capolista e 6 punti dai bergamaschi. La recente frenata della Lazio contro l’Udinese ha riaperto una finestra per Motta, che può approfittarne per consolidare il posizionamento in zona Champions League. Nonostante questo però, il quadro complessivo della stagione resta deludente e l’ambiente comincia a scricchiolare rumorosamente: l’eliminazione dalla Champions League per mano del PSV Eindhoven e l’uscita di scena in Coppa Italia contro l’Empoli pesano come macigni sul giudizio finale.
Nemmeno la precedente striscia di cinque vittorie consecutive era riuscita a dissipare del tutto i dubbi della dirigenza juventina, che in estate ha investito quasi 200 milioni di euro sul mercato, pretendendo ben altro rendimento e ambizioni maggiori. La partita di Firenze diventa quindi decisiva: una vittoria al Franchi potrebbe restituire fiducia a squadra e tifosi, riaccendendo le speranze Champions. Al contrario, un’altra sconfitta metterebbe definitivamente a rischio la permanenza di Motta sulla panchina juventina. Nelle ultime ore, infatti, le voci di un possibile cambio in panchina si sono fatte più insistenti, con Roberto Mancini già pronto ad assumere il comando in caso di risultato negativo.
Crisi Juve, Giuntoli chiama e Mancini risponde
Roberto Mancini è, come si suol dire, a spasso da ottobre 2024 dopo l’esperienza in terra araba. Tra i tanti nomi accostati alla Juventus c’è anche il suo e se finora si era parlato di un Motta sulla panchina bianconera fino a giugno, la partita di Firenze potrebbe cambiare le cose e non di poco. Un’eventuale sconfitta contro Palladino infatti potrebbe accelerare le cose e accompagnare Motta alla porta in favore dell’ex Ct della Nazionale.

Nel caso le cose dovessero andare male Giuntoli avrà due opzioni: un traghettatore fino a giugno, oppure un tecnico già in grado di risollevare le sorti del club. Nel primo caso la panchina verrebbe affidata al tecnico della primavera Manganelli, altrimenti l’ex dt del Napoli andrà giù pesante sin da subito con Roberto Mancini. I contatti tra i due, secondo Tuttosport, si sarebbero intensificati già dopo la legnata subita contro l’Atalanta e l’ex tecnico dell’Inter avrebbe scavalcato tutti nella lista dei possibili successori. Conte e Gasperini non sono al momento praticabili e Igor Tudor non vuole saperne di progetti a breve termine.