
L’ex Ct azzurro ha voglia di ripartire dopo la disastrosa esperienza, almeno sotto l’aspetto sportivo, sulla panchina dell’Arabia. Obiettivo Serie A
Mancini chiama, chi risponde? Non di certo la Juve, che gli ha preferito Igor Tudor per sostituire l’esonerato Thiago Motta. Soprattutto perché il croato ha detto sì a un contratto di soli 3 mesi, con opzione rinnovo legata alla qualificazione in Champions League. Ma attenzione: i bianconeri hanno un clausola che consentirebbe loro di risolvere l’accordo entro luglio, dopo il Mondiale per Club.
Insomma dichiarazioni a parte, Tudor è un allenatore a tempo ridotto. Quel che non è voluto essere Mancini, il quale ha avuto sì dei contatti con Giuntoli e soci, ma senza mai davvero approfondire dinamiche contrattuali. Del resto sarebbe stato più che offensivo proporre un accordo del genere a un allenatore di così tale prestigio nonostante le ultime due cocenti fallimenti, su tutti la mancata partecipazione al Mondiale.
L’obiettivo di Mancini rimane quello di tornare ad allenare un grande club, meglio ancora se di Serie A dove non lo vediamo dal 2016. Precisamente dall’8 agosto 2016, quando venne esonerato da Suning e cioè dall’Inter a causa delle forti divergenze in materia di mercato.
Evani ‘lancia’ Mancini al Milan: “Ecco perchéè l’allenatore ideale per i rossoneri”
Ma se non alla Juve, dove? Il suo assistente in Nazionale, Chicco Evani, rilancia il ‘Mancio’ per la panchina del Milan: “È adatto ai rossoneri, come lo sarebbe stato per la Juve perché hanno allestito delle squadre per attaccare piuttosto che per difendere e lui per mentalità e anche per per voglia di comandare il gioco si sposerebbe con entrambe le squadre”, le sue parole a ‘7 Gold’.
“Sia il Milan che la Juve hanno degli ottimi interpreti, delle buone individualità – ha aggiunto Evani – La difficoltà soprattutto nel Milan della prima parte è stata quella di non riuscire ad essere sempre una squadra con uno spirito: comunque io credo che a livello individuale il Milan possa giocarsela ancora con tutti, è che che deve modificare un po’ questo questo atteggiamento che poi è quello che fa la differenza delle nelle partite”.

Nuovo allenatore Milan, scarse chance per l’ex CT
Furlani deve ancora sciogliere le riserve sul nome del successore di Conceicao, in verità prima sul nuovo Ds. Ad oggi in pole c’è Fabio Paratici, ma con il Milan le cose possono cambiare dalla sera alla mattina.
L’unica certezza è che sia il Direttore sportivo che il prossimo allenatore saranno italiani. Mancini, però, ha scarse chance di essere scelto. Fu proposto già un anno fa, per il dopo Pioli, ma il suo profilo non suscitò interesse. Allegri ne ha senz’altro molte più di lui, anche perché ha ricucito il rapporto con Paratici.