Nainggolan, Vidal, Di Maria, Keita, Schick: tutti nomi accostati all’Inter. Suning sognava grandi colpi in questa estate di calciomercato, Sabatini e Ausilio hanno lavorato sottotraccia sino ai primi di agosto mettendosi in una posizione di forza, dove mancava solamente l’assalto decisivo per tornare a far sognare la Milano neroazzurra. Inter is coming l’hashtag lanciato dall’account ufficiale twitter in quel di giugno perché il progetto di Suning è e resta un progetto ambizioso. Ma cosa è successo allora nel mese di agosto? Perchè l’Inter non può acquistare più e si sta limitando a chiudere un mercato solamente con obblighi di riscatto (o prestiti secchi) e senza poter acquistare a titolo definitivo? Ecco svelato il perché.
Il governo cinese, siamo nei primissimi giorni di agosto – poco dopo le acquisizioni di Vecino e Dalbert tanto per capirci (dove l’Inter ha speso praticamente cinquanta milioni) – è irremovibile: limitazioni legali e impossibilità di fare nessun tipo di investimento all’estero. Un blocco severo, drastico, netto, al quale anche Suning ha dovuto inchinarsi stravolgendo totalmente il mercato dell’Inter. Ausilio e Sabatini sono rimasti spiazzati, hanno provato a prendere Schick cambiando formula e facendo leva sulla volontà del giocatore, ma Ferrero ha preferito i soldi della Roma. I tifosi sono infuriati soprattutto per la comunicazione: “Controlliamo arrogantemente qualche giocatore” aveva tuonato Sabatini in ritiro a Brunico. Ma allora era tutto diverso, allora l’Inter davvero sognava in grande. La situazione in Cina dovrebbe rientrare tra ottobre e novembre e l’Inter a gennaio potrà continuare quello che aveva in mente, anche se nel mercato invernale di obiettivi grossi non se ne intravedono. Ma nelle difficoltà i neroazzurri hanno sempre dato il meglio e poi in panchina c’è il migliore acquisto della campagna interista: Luciano Spalletti. Per lui nessun limite di stupire.