Le prestazioni del bianconero alimentano i dubbi che il suo acquisto sia stato sbagliato: c’è un rimpianto che attanaglia il popolo juventino
Michele Di Gregorio o Mattia Perin. I più maligni direbbero l’ex portiere del Monza o il polacco Szczesny, che un altro anno di contratto lo aveva e forse…
Il nodo portiere fa discutere in casa Juve, anche i termini finanziari dell’operazione nel suo complesso hanno portato sotto i riflettori la questione: 4,5 milioni di prestito più 13,5 di obbligo di riscatto alla società lombarda (il totale fa 18) per prendere l’estremo difensore con alle spalle due stagioni in Serie A. E in più 6 milioni per mettere alla porta il portiere polacco – tutto si può dire, non che non fosse affidabile per la categoria – in modo da fare spazio al nuovo acquisto. Così il totale diventa 24 milioni.
Troppi? Quello che si è visto finora farebbe dire sì: e non c’è solo la topica in Supercoppa contro il Milan a mettere sotto la lente di ingrandimento la stagione del portiere cresciuto nelle giovanili dell’Inter. L’operazione, riletta secondo quei termini economici, fa sollevare un altro dubbio a questo punto lecito. Non si può visto come stanno andando le cose non considerare un rimpianto Marco Carnesecchi, la cui affidabilità è fuori discussione (a cui si aggiunge uno “sponsor” d’eccezione come Gigi Buffon). Sarebbe costato di più, molto probabile, anzi sicuro. Ma quanto di più? E con quale costo beneficio finale? Le domande sono sul tavolo e probabilmente hanno risposte non dette.
Di Gregorio o Perin: il dubbio sulla porta della Juventus
Mettiamoci che dentro questi dubbi si infila la assoluta affidabilità di Perin, che in un club di prima fascia come la Juventus è assolutamente un valore necessario.
Ma in questo caso spinge a sollevare un dubbio plausibile di affidabilità tra i due, che oggi sembra almeno analoga: Perin ha giocato un quarto della stagione (7 partite) con un bilancio di 3 vittorie, altrettanti pareggi e una sola sconfitta. Prestazioni senza sbavature e dando sicurezza all’intero reparto arretrato. Ed ecco che torna il tema del valore economico dell’operazione Di Gregorio alla Juventus. Non è un processo all’ex portiere del Monza, che il suo valore lo ha certamente fatto vedere e avrà tutto il tempo di dimostrarlo. La riflessione si estende ad un mercato, quello estivo della Juve, che più di qualche dubbio lo ha lasciato. Ai tifosi innanzitutto.