
Il futuro di Antonio Conte sembra più lontano da Napoli e spuntano fuori anche le dimissioni: il campionato è stravolto
Sorpresa? Fino ad un certo punto. Che tra Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte la luna di miele non potesse durare a lungo era cosa nota a tutti, che la rottura o comunque i primi malumori siano arrivati soltanto dopo pochi mesi forse un po’ meno. Invece la cessione di Kvaratskhelia è stato il pretesto per arrivare alla rottura, sancita poi dalle dichiarazioni dell’allenatore in conferenza stampa prima di Monza.
“Ho capito che a Napoli tante cose non si possono fare” la frase che ha avuto l’effetto di un terremoto sulla squadra azzurra e sull’intero campionato di Serie A. Il presidente De Laurentiis non ha risposto in maniera diretta, ma che tra i due si possa arrivare alla separazione a fine campionato è cosa facilmente intuibile. Sulle tracce di Conte ci sono Juventus e Milan, mentre i partenopei potrebbero sostituire l’attuale allenatore con Allegri o Italiano.
Intanto però spunta fuori un durissimo attacco proprio a Conte e al suo modo di porsi: le sue dichiarazioni hanno fatto scalpore ed ora si arrivano ad ipotizzare anche le dimissioni immediate dalla guida del tecnico.
Napoli, dimissioni Conte: “Si faccia da parte”
Il malumore di Antonio Conte, espresso in conferenza prima di Monza-Napoli e magari accentuato dalla notizia dell’infortunio di Neres, hanno lasciato il segno ed acceso il dibattito. Giusta o sbagliata, per termini, modo e tempo, la sua uscita?

Fortemente contrario Tony Damascelli che su ‘Il Giornale’ lancia un duro attacco all’allenatore salentino e lo invita a rassegnare le dimissioni per mantenere la dignifità. Damascelli ripercorre la vicenda, definendo la conferenza di Conte “una sceneggiata che spiazza soltanto chi non conosce davvero il salentino e le sue paturnie“.
Quindi va all’attacco: “Conte, come nel suo stile, non ha chiarito quali siano le cose che non si possono fare a Napoli, offendendo dunque la città, ripetendo un comportamento già esibito in altri siti“. Il riferimento è agli addii rumorosi Juve e Milan, ma anche Chelsea e Tottenham, piazza dove è passato “ottenendo risultati ma lasciando scorie, memorie acide e nessun rimpianto“. Ecco, proprio per il suo modo di fare, per il pensiero espresso in conferenza, Conte – secondo Damascelli – avrebbe un’unica cosa da fare: dimettersi.
“Cito una frase di Indro Montanelli – si legge nell’articolo – in replica ad un giornalista che si lamentava di alcune scelte del giornale: “L’unica forma di protesta sono le dimissioni“, offro l’assist De Laurentiis. Se il dipendente multimilionario è insoddisfatto, si faccia da parte, con la dignità che si dovrebbe ad un uomo, oltre che ad un professionista“.