
Kevin De Bruyne è pronto a voltare pagina. Dopo dieci stagioni al Manchester City, 107 gol, un’infinità di assist e innumerevoli trofei, il regista belga è arrivato ai titoli di coda con il club che ha dominato la Premier League nell’ultima decade.
Il suo contratto scadrà il prossimo 30 giugno e – come confermato pubblicamente – non verrà rinnovato. Nessuna trattativa in corso, nessuna proposta formale. Una scelta, a quanto pare, unilaterale. Sono rimasto sorpreso, ma devo accettarlo – ha dichiarato lo stesso De Bruyne dopo la vittoria dei Citizens contro l’Everton. A parlare per lui, però, sono ancora i numeri. Anche a 34 anni (li compirà il 28 giugno), il belga ha dimostrato di poter reggere i ritmi della Premier: 24 presenze in campionato, 3 gol e 7 assist, oltre a un rendimento costante in FA Cup (2 gol in 3 partite) e presenze europee fondamentali. Trentacinque apparizioni stagionali, condite da giocate decisive e leadership tecnica in mezzo al campo.
Ma se la sua annata personale convince, il contesto collettivo è meno brillante rispetto al passato. Il Manchester City, terzo in classifica, rischia di chiudere la stagione senza titoli domestici. E in un progetto sempre più proiettato verso il futuro, sembra non esserci spazio per i veterani. Una scelta che lascia perplessi, soprattutto considerando quanto De Bruyne possa ancora offrire sul piano della qualità e della visione di gioco. Tuttavia, per il numero 17 non è tempo di bilanci ma di nuove sfide. E nelle ultime ore, il mercato si è acceso intorno a lui.
De Bruyne ai saluti, il Como sogna in grande
L’interesse per De Bruyne è globale. Dall’Inter Miami di Messi e Beckham, ai Chicago Fire, passando per il New York City FC e il D.C. United: l’MLS lo osserva con attenzione. Ma occhio anche alla Premier, dove Aston Villa è pronta a fare sul serio. E poi c’è l’Italia. Secondo quanto riportato da Sky Sports News, una squadra italiana avrebbe già fatto più di un sondaggio e il nome sorprende: si tratta del Como, ambizioso club rinato grazie a una proprietà solida e a una dirigenza visionaria, guidata da Cesc Fabregas. Dopo Nico Paz, il club lariano sogna in grande, valutando un’operazione che sarebbe storica.

Il nodo non è l’ingaggio: il Como, a differenza di altri club italiani, può reggere il peso economico. Il vero ostacolo resta la volontà del giocatore. Sento di avere ancora molto da dare – ha detto De Bruyne, lasciando aperte tutte le porte. La Serie A, in fondo, è uno dei pochi campionati dove non ha mai giocato. E con un progetto ambizioso, persino Como può diventare una destinazione credibile. Un’idea che oggi sembra folle, ma che potrebbe infiammare davvero il mercato estivo.