
La sconfitta della Juventus a Parma ha avuto effetti ben più profondi del semplice passo falso in campionato, perché i bianconeri non hanno un’identità precisa. A fine campionato tutti si aspettavano di più…
Non si è trattato solo di un’occasione persa in ottica Champions League: il ko per 1-0 – oltre a permettere un riavvicinamento di Roma e Lazio – ha riaperto crepe tecniche e caratteriali che sembravano essersi momentaneamente richiuse dopo l’arrivo di Igor Tudor. Il tecnico croato, scelto a marzo dopo l’esonero di Thiago Motta, aveva portato una prima scossa emotiva alla squadra, ma nelle ultime settimane la Juventus è sembrata nuovamente smarrita, senza idee né identità. I vertici bianconeri stanno ora riflettendo seriamente sul futuro della panchina.
La figura di Tudor, fin da subito considerata di transizione, è legata a doppio filo al raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League. In caso contrario, la Juventus dovrà ripensare radicalmente il proprio progetto tecnico. Sullo sfondo, si fa largo con sempre maggiore insistenza il nome di Antonio Conte, ex bandiera bianconera, capace di riportare entusiasmo e autorità in uno spogliatoio bisognoso di nuova linfa. Tuttavia, nonostante l’indiscrezione circolante, nulla è ancora deciso: molto dipenderà dalle ultime partite della stagione e dalle possibilità economiche che il club avrà sul mercato estivo.
Conte alla Juve, Barillà: “Conte ha un contratto col Napoli”
Sulla questione Conte è intervenuto Antonio Barillà ai microfoni di Tuttomercatoweb, offrendo una riflessione che non farà contenti i tifosi: “Io non so come si faccia a parlare di Conte se è sotto contratto con il Napoli. Credo che quando un allenatore è vincolato non sia semplice in nessun caso, con De Laurentiis poi è ancora meno semplice la faccenda”. Barillà ha poi messo in evidenza il vero nodo della situazione: “Credo che ci sia un problema di base. Parlare di un nuovo allenatore è prematuro, anche perché il futuro di Tudor dipenderà da come finirà la stagione”.

Il giornalista ha poi sottolineato come le scelte della Juventus non potranno prescindere dai risultati: “Se ci sarà un obiettivo sul mercato che permetta di fare un evidente salto di qualità è un conto, se si deve cambiare tanto per cambiare, tanto vale proseguire con Tudor”. Infine, Barillà ha ricordato che il mercato sarà influenzato anche dalla qualificazione o meno alla Champions League: “Se vai in Champions fai due o tre innesti e riparti, ma se non vai in Champions c’è il forte rischio di sacrifici eccellenti e rifondazione. Non sapendo che traguardi raggiungerai, come si fa a parlare ora di nuovo allenatore?”. La Juventus, dunque, vive giorni di profonde riflessioni e il campo avrà l’ultima parola.