
La sconfitta di Parma ha aperto ufficialmente la crisi in casa Juventus. Nonostante l’arrivo di Igor Tudor avesse dato una parvenza di stabilità, il ko del Tardini ha rimesso tutto in discussione.
La qualificazione alla prossima Champions League ora è seriamente a rischio, e la situazione comincia a pesare non solo sulla panchina, ma anche sulle scrivanie.
Il mercato estivo aveva portato un esborso di oltre 200 milioni di euro tra cartellini, bonus e ingaggi: un investimento pesante, che non ha restituito i frutti sperati. L’inverno non ha migliorato le cose: i rinforzi presi a gennaio si sono rivelati poco incisivi e la squadra, nonostante il cambio in panchina, ha continuato a soffrire di discontinuità.
Il calendario, poi, non aiuta. Dopo il Monza, all’orizzonte ci sono due trasferte da brividi: prima al Dall’Ara contro un Bologna in piena corsa Champions, poi all’Olimpico contro una Lazio in cerca di riscatto. Due crocevia che decideranno non solo il destino stagionale dei bianconeri, ma anche quello dei dirigenti. Se la Juve dovesse fallire l’obiettivo Champions, non sarebbe solo Tudor a pagare il conto. Anche Cristiano Giuntoli, arrivato tra fanfare e aspettative, rischierebbe di finire sul banco degli imputati.
Senza Champions sarà rivoluzione: Giuntoli a casa
Proprio Cristiano Giuntoli è finito sotto la lente d’ingrandimento. Secondo quanto rivelato da Marcello Chirico a ‘Controcalcio’, il contratto quinquennale dell’attuale responsabile dell’area tecnica nasconde una clausola molto chiara: “La Juve può rescindere l’accordo se, al terzo anno, le due parti non saranno soddisfatte del lavoro svolto”.
Un dettaglio tutt’altro che irrilevante, soprattutto se il fallimento della qualificazione Champions dovesse far precipitare tutto. Penso che questa clausola la Juventus la eserciterà nel caso in cui non si vada in Champions – ha affermato Chirico, lasciando intendere che il futuro dell’ex uomo-mercato del Napoli sia tutt’altro che saldo.

Ma non solo: Chirico si è spinto ancora oltre, parlando anche del prossimo tecnico. Ovviamente diamo un 5% o un 10% a Tudor, ma il 90% è di Conte. Se oggi dovessi scommettere 1000 euro, li metterei sul nome di Antonio Conte – ha rivelato senza mezzi termini. Un retroscena che infiamma i sogni di molti tifosi bianconeri, desiderosi di rivedere sulla panchina il tecnico salentino, già idolo assoluto dopo i trionfi passati. Il futuro della Juventus è tutto da scrivere, ma una cosa è certa: senza Champions League, la rivoluzione sarà totale e nemmeno Cristiano Giuntoli sarà immune da provvedimenti radicali alla Cortinassa.