Immaginate un gigantesco albero di Natale con attorno venti pacchetti colorati di bianconero, nerazzurro, persino blucerchiato: venti come le squadre di Serie A, alle quali vogliamo fare un regalo in vista della sessione di mercato dell’anno nuovo, quella di gennaio 2021 ormai alle porte e che può costituire la grande occasione di rimediare agli errori autunnali, rincorrere occasioni last minute o rafforzare ulteriormente la rosa. E, come tutti i regali che si rispettano, se non dovessero piacere si possono pur sempre… riciclare nel mercato estivo. Sperando dunque di fare cosa gradita a ogni società, proviamo a regalare qualcosa di utile a ciascuna. E niente carbone: in una stagione anomala e iniziata in ritardo, non è ancora tempo di bilanci definitivi.
ATALANTA – Qualche risultato non troppo esaltante per i nerazzurri, ma la rosa è di livello, anche se saranno proprio gli orobici a regalare il Papu Gomez, ai ferri corti con Gasperini e dunque pronto a lasciare la Dea. Sulla trequarti i nomi sono già tanti anche con l’uscita dell’argentino, quindi probabilmente torna più utile un centrocampista d’esperienza per le rotazioni con De Roon e Freuler che non possono tirare sempre la carretta da soli.
BENEVENTO – I sanniti hanno iniziato come meglio non avrebbero potuto iniziare questa stagione in cui erano a detta di tutti già spacciati. Decimo posto, parecchie vittorie e la sensazione che non serva proprio nulla se non continuare così: un terzino sinistro, però, lo vorremmo regalare: sembra il ruolo con un po’ più di carenze.
BOLOGNA – A Mihajlovic regaliamo un attaccante, giovane ma già con esperienza. Palacio è sempre tra i migliori interpreti del ruolo, ma l’età non è solo un numero e serve un ricambio generazionale. Barrow il tecnico serbo lo vede più sull’esterno, dunque un centravanti da alternare all’argentino sembra la scelta migliore. E, soprattutto, che sappia calciare i rigori: vero Sinisa?
CAGLIARI – Tanto gioco, non troppi risultati: al povero Di Francesco non si può proprio rimproverare nulla, ma nel calcio servono i punti. E, soprattutto, servirebbe subire meno gol dei tre di media a partita. Davanti si segna senza problemi, quindi per i sardi il regalo perfetto sarebbe un altro difensore, magari con esperienza e scarsa propensione agli infortuni.
CROTONE – Gli ultimi risultati estremamente positivi hanno forse un po’ nascosto alcune carenze strutturali della rosa dei calabresi. In particolare, Simy non ha reso come ci si attendeva e la recente panchina è un segnale in tal senso. Per relegarlo a un ruolo non di primo piano, però, serve un sostituto all’altezza, o non ha senso. Ursino, però, dovrebbe in verità regalare a Stroppa almeno un colpo per reparto.
FIORENTINA – Il regalo più bello se lo sono fatti da soli vincendo in casa della Juventus e mettendo fine a una crisi di risultati e anche di gioco. Ora Prandelli può lavorare con serenità e a disposizione ha una rosa decisamente ampia. Il regalo migliore sarebbe quello di capire con che modulo giocare da qui in avanti: nel dubbio, al momento il pacchetto per i toscani contiene un esterno destro che all’occorrenza possa fare anche il terzino, da mettere in concorrenza con Lirola e Venuti.
GENOA – Natale anticipato per il Grifone, che ha deciso di regalarsi Davide Ballardini, allenatore serio e preparato e – soprattutto – con un feeling speciale con questa piazza. Al romagnolo piace produrre bel calcio e per questo adesso servirebbe un centrocampista di qualità da affiancare ai vari Lerager, Radovanovic, Sturaro e Behrami che sanno far altro. I punti, ne siamo certi, non faticheranno ad arrivare.
INTER – L’Inter ci mette in crisi. Cosa regaliamo a uno come Conte, a cui un anno fa di questi tempi Marotta aveva consegnato Eriksen per poi vederlo relegato agli ultimi cinque minuti? Attacco e difesa, a ogni modo, sono coperti, quindi è sempre a centrocampo che va individuato un nome utile. Il Papu Gomez potrebbe essere un acquisto interessante, probabilmente faremo come quando si è in difficoltà con le idee: soldi in busta per il tecnico nerazzurro, qualche milione a disposizione per comprare chi vuole.
JUVENTUS – “L’unica cosa che ci appartiene è il tempo”. Parola di Seneca, mai più affibbiabile a questa Juventus di Pirlo che non ha ancora mantenuto tutte le sue promesse e che ha bisogno di un altro po’ di tempo per trovare la giusta quadratura. Il problema è che di tempo non ce n’è più e le milanesi sono scappate dopo l’ennesimo passo falso. Non potendo regalare dei giorni aggiuntivi ai bianconeri, ci limitiamo a un presente più concreto: un centrocampista di qualità che possa fare meglio da collante con l’attacco, magari Aouar del Lione.
LAZIO – Abbastanza facile decidere un regalo per i biancocelesti. Il sorteggio di Champions (l’avversaria è il Bayern Monaco) e l’infortunio di Acerbi aiutano e non poco: sotto l’albero da parte nostra c’è un difensore titolare per Inzaghi. D’altronde, non ci si può affidare sempre agli incostanti Luiz Felipe, Patric e Radu.
MILAN – La capolista si è regalata un 2020 eccezionale, ma per restare sulla cresta dell’onda c’è bisogno di qualcosa. Ibrahimovic ha una certa età e una recente propensione all’infortunio, Rebic è inadeguato nel ruolo di punta centrale e Leao incarna i pregi e i difetti di una giovane promessa. E l’altro attaccante, quello che gioca terzino sinistro, non può sempre risolvere le partite. Il regalo perfetto per i rossoneri sarebbe un centravanti di esperienza, capace di far gol e abituato a non giocare sempre da titolare: sotto l’albero vorremmo far trovare – non giriamoci attorno – Olivier Giroud.
NAPOLI – La rosa azzurra è decisamente completa e in tutta franchezza non necessita di particolari aggiustamenti. I risultati, però, non sono all’altezza e questo probabilmente va imputato a un centrocampo che non ha reso al meglio. Fabian Ruiz si sta dimostrando troppo altalenante, quindi è lì che si dovrebbe intervenire a gennaio. Il regalo migliore, però, è la salute per tutti gli attaccanti (vero Mertens e Osimhen?) e soprattutto per Gennaro Gattuso.
PARMA – E’ una delle più grosse delusioni di inizio stagione: è vero, Liverani ha delle idee da inculcare, ma la rosa è praticamente invariata con l’aggiunta di diversi giovani e il solo Kulusevski in meno. Sembra chiaro come l’ex regista sia un amante del 4-3-1-2. A Lecce lo faceva con gente sopraffina come Saponara e Mancosu, dunque servirebbe in regalo un trequartista di qualità per riportare Kucka a centrocampo.
ROMA – A Fonseca vogliamo regalare la continuità. La squadra è forte, ha una buona batteria di difensori, di centrocampisti di livello, attaccanti fenomenali. Forse servirebbe un altro Spinazzola sull’altra fascia, ma Karsdorp è in crescita e Bruno Peres come riserva può andare. Dunque, ai giallorossi un po’ di astratta solidità e consapevolezza dei propri mezzi e sarà Champions assicurata.
SAMPDORIA – La rosa di Ranieri è di livello per una salvezza tranquilla, manca però un attaccante affermato con il quale si può far rifiatare senza rimorsi Quagliarella: è impensabile che lo stabiese possa giocarle tutte, ma è altrettanto impensabile – con tutto il rispetto – che La Gumina possa essere il primo nome per sostituirlo. Cercasi centravanti per i blucerchiati, magari Pavoletti in uscita dal Cagliari.
SASSUOLO – C’è un Sassuolo con Caputo e uno senza: dal punto di vista del gioco è senz’altro così. La rosa a disposizione di De Zerbi è profonda per quanto riguarda difesa e centrocampo, un po’ corta davanti: come regalo scegliamo così un centravanti pronto all’occorrenza per rimpiazzare il bomber neroverde, in questo modo Raspadori può diventare un’alternativa sulla trequarti, dove ha dimostrato di trovarsi meglio.
SPEZIA – La squadra di Italiano era partita benissimo, poi qualche sconfitta di troppo. A gennaio non si può pensare di non intervenire, un po’ in tutti i reparti per la verità: il nostro regalo è un centrocampista d’esperienza in Serie A: la gioventù è sempre una buona scelta, ma quest’anno la salvezza è troppo importante e va raggiunta in qualsiasi modo.
TORINO – A Giampaolo vogliamo regalare un po’ di fortuna in più. Non è in nostro potere far sì che le partite possano durare qualche minuto in meno, dunque per raggiungere la salvezza e allontanarsi dall’ultima posizione possiamo suggerire però l’acquisto di un attaccante di spessore da affiancare a Belotti per portare Verdi sulla trequarti e tornare a un logico 4-3-1-2.
UDINESE – L’Udinese ha difensori e centrocampisti di qualità, mentre è in attacco che si fatica un po’. A gennaio, dunque, sembra chiaro come l’attenzione dei friulani debba porsi su quel reparto, ma è abbastanza difficile capire cosa serva di preciso. Il regalo è un volo per la Gran Bretagna (per quando sarà di nuovo possibile) alla ricerca di una variante inglese per il reparto offensivo: ovviamente, made in Watford.
VERONA – Juric non perde occasione per criticare le scelte di mercato operate in estate. Evidentemente le troppe cessioni non gli sono piaciute e schierare sempre i giovani non si può. La classifica è comunque buona, ma in effetti un colpo a reparto sarebbe gradito al croato. Noi vorremmo regalare un centrocampista con le caratteristiche di Amrabat, non faremo in tempo però per Natale: lo stiamo ancora cercando.