Motta e il confronto con Allegri sul piano dei risultati. Scricchiolii nello spogliatoio: “La società sta iniziando a farsi qualche domanda”
Bufera Juve. L’ennesima di questa stagione fin qui al di sotto delle attese, l’ennesima anche degli ultimi tre anni e mezzo. Dall’Allegri bis a Thiago Motta, la storia recente dei bianconeri non cambia. Se non in peggio, perlomeno dal punto di vista dei risultati è proprio così: rispetto alle prime venti giornate dell’anno passato, i punti in meno in campionato sono addirittura 15.
Al giro di boa più la prima del girone di ritorno, la squadra di Allegri si trovava seconda in campionato a -2 dall’Inter. Dunque in piena lotta per lo Scudetto, obiettivo mollato di lì a poco per tante ragioni, compresi i problemi interni tra lo stesso tecnico livornese e Giuntoli, il quale aveva già scelto di ripartire con Motta (ora quinto a -2 dalla Lazio…) dalla stagione successiva.
Il mercato di gennaio fu un disastro al cubo: arrivarono Tiago Djalo e Carlos Alcaraz… La Juve si sciolse come neve al sole, conquistando appena 22 punti nelle successive 18 partite, con la Coppa Italia che non bastò a salvare la stagione. Tantomeno Allegri, già epurato molti mesi prima. Nel mentre Thiago Motta faceva l’impresa, ossia il Bologna in Champions, accordandosi con Giuntoli per un triennale.
Un nuovo progetto partendo da una rivoluzione, tecnica come economica, che però sta faticando a dare i frutti sperati. Il mercato è stato fin troppo caotico (e qui la colpa è di Giuntoli), l’acquisto più costoso (Koopmeiners) non sta incidendo, Douglas Luiz (50 milioni a bilancio) è un oggetto misterioso. Benino Kalulu, grande protagonista a Bergamo dove è arrivato il tredicesimo (!) pareggio in campionato ma pure la miglior prestazione dell’anno. Molto bene solo Conceicao, anche se come il francese è arrivato in prestito.
Juve, Caressa: “Qualche domanda sulla gestione Motta”. Ecco i rinforzi dal mercato
Poi ci sarebbero già le prime crepe interne, ovvero nello spogliatoio: “Penso che la società a questo punto stia iniziando a farsi qualche domanda sulla gestione Motta”, ha dichiarato Fabio Caressa negli studi di ‘Sky Sport’. “Douglas Luiz gioca in un’altra posizione, Koopmeiners va a fare il trequartista e non funziona, Yildiz lo vedo sulla fascia poi me lo ritrovo al centro – ha aggiunto nella sua analisi sui bianconeri – E il turco gioca meglio quando gioca centrale. In generale, la squadra non migliora”.
La Juve non può fallire la qualificazione alla prossima Champions, obiettivo minimo oggi diventato quello massimo. Per cui è la grande protagonista di questo calciomercato di riparazione. Dopo Alberto Costa e Kolo Muani, Giuntoli è atteso alla chiusura di un difensore centrale, vera e propria emergenza visto il grave infortunio che ha tolto di mezzo per tutta la stagione Gleison Bremer. Più lontano Araujo dopo l’infortunio di Inigo Martinez, ora è sfida a tre fra Hancko, Antonio Silva e Tomori. La quarta via potrebbe essere Danso, bocciato dalla Roma alle visite mediche l’estate scorsa.