“Quando un giocatore supera i 30 anni, inizia la sua parabola discendente e infine si ritira. Invece io a 30 anni ho iniziato a migliorare. Ho sentito atleti americani dire che hanno speso più di un milione di dollari per mantenere il proprio corpo in forma. Io ho 39 anni. Sono in forma. Gioco ai massimi livelli. Spendo zero per mantenermi in forma. Il segreto non è quanto si spende, il segreto sta nella testa, quanto lo vuoi, quanto sei disposto a sacrificare“. Zlatan Ibrahimovic gonfia il petto in un’intervista rilasciata a Uefa.com dove mostra tutto il suo ego dinnanzi al suo stato di forma eccezionale, anche a 39 anni. “Ho 39 anni e per quello che ho già fatto in carriera, non avrei motivo di continuare a fare questo lavoro – spiega l’attaccante del Milan -. Ancora oggi però ho la stessa passione di sempre, non mi sento mai soddisfatto e voglio sempre di più. Non vedo molti giocatori della mia età che giocavano o giocano ancora oggi come sto facendo io adesso“.
Eppure qualche segnale in calo c’è: “Oggi mi stanco prima rispetto a quando ero più giovane – precisa Ibra -. Dormo molto perché ho bisogno di recuperare di più. Diciamo che in passato dopo le partite impiegavo un giorno per recuperare, stare bene ed essere nuovamente fresco. Oggi mi servono dai 2 ai 3 giorni, che è una cosa normale per la mia età“. E ancora: “Fin quando giocherò, lo farò ai massimi livelli. Il giorno in cui non sarò più al top, allora smetterò di giocare perché ho bisogno di sentirmi vivo. Ho bisogno di sentire di poter dare qualcosa in cambio. Non voglio avere vantaggi perché ho 39 anni“. C’è spazio anche per un paragone con Buffon: “Chi giocherà fino a 50 anni? Buffon…per lui è facile. Lui deve solo stare in piedi e bloccare i palloni. Io invece devo muovermi, creare, tirare, duellare con i difensori. Probabilmente lui può andare avanti più a lungo senza rimanere davvero in forma, ma io gli darei del filo da torcere“.