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Zdenek Zeman torna a parlare, e lo fa alla sua maniera, con giudizi netti e senza peli sulla lingua. In una lunga intervista concessa ad Aldo Cazzullo per Il Corriere della Sera, l’ex tecnico di Foggia, Roma, Lazio e Pescara, tra le numerosissime squadre allenate in Italia, ha parlato di vari temi, non solo calcistici ma anche politici. “Odiavo i comunisti. Come li odiava mio padre, medico. Al piano di sopra abitava il capo del partito di Praga 14, il nostro distretto. Papà talvolta urlava dalla finestra del bagno la sua rabbia contro il regime. Ogni tanto qualcuno spariva. Oggi sono amico di Alessandro Di Battista, che mi ha anche proposto un seggio al Senato; ma la politica non fa per me, e forse neanche per lui. Nel 2018 però ho votato Cinque Stelle“.
LE PAROLE SU JUVENTUS E DOPING
Non solo politica, come detto, anche se spesso questa si lega a doppio filo con lo sport, come nel caso dell’annoso problema degli stadi italiani, che finiscono sempre più per essere tema da campagna elettorale, ostacolando il processo di rinnovamento delle squadre di Serie A. È il caso di San Siro a Milano, ma anche dell’Olimpico di Roma. A tal proposito, Zdenek Zeman sentenzia: “San Siro non va abbattuto. Meglio semmai abbattere l’Olimpico: la partita si vede male per colpa della pista d’atletica, che si usa una sera l’anno”.
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