Sulle pagine del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha parlato di Italia-Albania, focalizzandosi in particolare sul ct Luciano Spalletti e sul ruolo dell’allenatore: “Spalletti è la nostra speranza. Non l’unica: la principale. Ho sempre tenuto in grande considerazione gli allenatori e la loro competenza […] Di allenatori ce ne sono di varie specie e specificità: dividerli in risultatisti e giochisti è un’enorme cazzata. A tal proposito un paio di giorni fa mi sono dovuto scusare con Roberto De Zerbi per avergli dato dello “scienziato”: di recente mi ero fatto prendere dalla foga – sbagliando nei suoi confronti – quando durante un dibattito televisivo particolarmente acceso l’ex tecnico del Brighton era stato trasformato nell’anti-Allegri e anti-Mou, i leader del partito: la mia parzialità è confessa“.
Zazzaroni ha poi aggiunto su De Zerbi: “Ha princìpi validissimi ed è un infaticabile lavoratore, ma è il primo a riconoscere la notevole incidenza della qualità del player su gioco e risultato: e quando sta per subire le scelte di mercato è capace di dimettersi e lasciare sul tavolo un contratto da 11 milioni“. Infine, tornando su Spalletti: “Confermo di riporre tanta fiducia in Luciano, che è espressione della miglior scuola di allenatori al mondo. Lucio non può vincere le partite da solo, nessun tecnico è in grado di farlo, sa però mettere in difficoltà qualsiasi avversario, moltiplicare le soluzioni e possiede gli strumenti (anche emotivi)“.