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Non si può dire che l’esperienza di Andres Iniesta con il Vissel Kobe sia stata particolarmente di successo. Il centrocampista spagnolo, in occasione del suo addio dopo sei anni, ha detto di “sentire di esser riuscito a rendere grande il club“. Numeri alla mano, però, la squadra in realtà non ha mai raggiunto i livelli sperati e ha faticato notevolmente ad imporsi a livello nazionale e internazionale. Sicuramente ci sono stati dei passi avanti e la mediocrità delle stagioni precedenti è stata per certi versi un ricordo.
Al di là della Coppa dell’Imperatore vinta nel 2020 e una semifinale di Champions League asiatica, però, il Vissel Kobe non è “diventato grande”. Basti pensare che in campionato non è mai neppure arrivato a lottare per il titolo, accontentandosi al massimo di un terzo posto. A Iniesta vanno però riconosciuti alcuni meriti, come ad esempio l’aver favorito la crescita di alcuni giovani. Un esempio è Kyogo Furuhashi, che ha dichiarato: “Andres mi ha detto di essere me stesso e mi ha ispirato a mostrare il meglio di me in campo“.
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