“Gianluca mi disse che dobbiamo vincere i mondiali del 2026 e che sarebbe stato con noi. Sicuramente ci sarà molto vicino, speriamo di dedicargli presto una grande vittoria”. Così il ct azzurro Roberto Mancini ricorda il grande amico Gianluca Vialli a ‘Porta a Porta’. “Sono andato a trovare Luca a Londra a dicembre, avevo un po’ di paura – racconta -. Si è svegliato, abbiamo riso e scherzato, abbiamo chiamato Lombardo. Mi ha detto ‘io sono sereno, stai tranquillo’. Mi ha tirato lui su di morale. Era lucidissimo, ci siamo ritrovati come ci siamo lasciati”.
“Non mi ha mai parlato della malattia, la prima volta che lo fece fu nel 2019. Ma si vociferava già e io avevo già saputo da un amico in comune -ha rivelato Mancini-. Mi disse che si stava curando e pensava in maniera sempre positiva. È sempre stato un combattente, non ha mai mollato nulla fino alla fine. Il suo carattere era questo, un gladiatore. Sono orgoglioso di avere avuto Gianluca come amico”.