Valentina Vezzali, nonostante la positività al Covid-19, è già al lavoro su alcune delicate tematiche da portare all’attenzione del prossimo Consiglio dei Ministri. Per scongiurare il rischio che alcune partite di organizzazioni internazionali debbano giocarsi in campo neutro, si sta lavorando per ottenere una deroga per fare in modo che gli atleti stranieri di diversi sport, che non possano giocare in Italia se non vaccinati, lo possano fare, e risiedere in hotel e andare al ristorante, dopo l’esito negativo di un tampone oltre che con il vaccino o dopo la guarigione da covid.
Una deroga che dovrebbe valere anche per coloro che hanno effettuato il vaccino, tipo Sputnik, che non è riconosciuto dall’Ema. Dal 10 gennaio, infatti, gli atleti di “sport di squadra all’aperto” potranno scendere in campo solo se provvisti di super green pass. Un esempio per fare chiarezza può essere Inter-Liverpool, sfida valida per gli ottavi di finale della Champions League, con l’andata che si disputerà il 16 febbraio. Qualora passasse la deroga, gli eventuali giocatori no vax dei Reds avrebbero bisogno solamente di un tampone negativo per entrare nel nostro Paese e soggiornare in albergo senza alcun problema.