Il tecnico dell’Empoli, Paolo Zanetti, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro il Bologna in programma giovedì 4 maggio. Zanetti ha parlato della quota salvezza che ancora la sua squadra deve raggiungere e che vorrà far partire la sua rincorsa dal match contro Thiago Motta. Queste le parole di Zanetti.
Sul ritiro: “Non è stato un ritiro punitivo ma per stare insieme come succede nelle migliori famiglie come quando le cose non vanno. Siamo andati a scavare sui motivi per cui accadono certe cose. Ci siamo compattati, ma adesso dobbiamo ripartire. La rabbia è tanta e dobbiamo riversarla in campo“.
Sulla partita contro il Bologna: “La partita di domani va affrontata di orgoglio, per questo la settimana corta ci dà una mano. Siamo arrabbiati con noi stessi e deve scattarci dentro la voglia di riscattarci. Siamo disposti a toglierci anche la libertà, quando vai in ritiro tocchi il tempo, le famiglie, i figli. L’abbiamo fatto per far scattare qualcosa anche nell’inconscio. Tutti i ragazzi tengono alla causa e al club, a me anche. Problemi non ce ne sono ma inconsciamente accade che riusciamo a dare la stoccata finale“.
Sul Bologna: “Va affrontato come una grande squadra, per il calcio che esprime lo è. Ha calciatori importanti, vivono sulle ali dell’entusiasmo. Va affrontata con grande umiltà, spirito di sacrificio e unità. Dobbiamo ritrovarci a fare le prestazioni che in passato abbiamo fatto contro le grandi“.
Sul momento: “Ho sentito i tifosi molto vicini, domani verranno in massa in Maratona a spingerci. Ora abbiamo delle partite che affronteremo una alla volta, tutto è ancora in mano nostra, ma dobbiamo mettere in campo il 100% senza abbassare la guardia. Se faccio questa domanda ai ragazzi mi arrivano risposte diverse. Ci è mancata esperienza nella gestione, in più inconsciamente pensavamo forse di avercela già fatta, ma in A ci sono campioni che spostano gli equilibri“.