Calcio

Venezia, parla il ds Collauto: “Adesso vedremo se stiamo diventando grandi”

Paolo Zanetti
Paolo Zanetti - Foto Antonio Fraioli

È partito in sordina il Venezia, al primo campionato di Serie A dopo 19 anni di assenza, ma nelle ultime giornate si sta dimostrando adatto alla categoria. La vittoria di domenica 7 ottobre contro la Roma ha portato linfa vitale al club lagunare che adesso vuole solo migliorare. Intervenuto oggi, il DS Mattia Collauto parla a tutto tondo della squadra e della stagione: “dopo la prima ondata di difficoltà, riconducibile all’adattamento alla categoria, stiamo pensando a come affrontare la seconda. Non in termini di prestazioni, quelle ci sono sempre state, ma di risultati. Adesso vedremo se stiamo diventando grandi.”

La parola chiave per tutto questo è lavoro: “non possiamo permetterci di staccare. Abbiamo deciso di affrontare un’amichevole durante questa sosta e poi avremo una partita difficile (a Bologna ndr) che ci dirà molto. I numeri dicono che con le piccole facciamo fatica, bisogna migliorare”.

Poi parla della sorprendente vittoria contro la Roma: “il risultato era voluto e ricercato. Abbiamo fatto tre gol, preso due traverse e avuto tre nitide occasioni davanti la porta. I numeri dicono che il Venezia ha cercato la vittoria, senza lesinare niente. Ci siamo ripresi i punti persi in casa con Spezia e Salernitana, due rivali per la permanenza in Serie A. Anche in futuro saremo costretti a fare vittorie non preventivate, per raggiungere l’obiettivo salvezza.”

Collauto si lascia andare anche a riflessioni sulla rosa da lui architettata: “Peretz, Henry, Forte e Bjarkason, così come Heymans e Schnegg, sono giocatori di qualità. Dobbiamo capire come far rendere al meglio giocatori meno utilizzati finora”.

Infine, parole per l’allenatore Zanetti: “rappresenta il meglio che potessimo avere. Sa adattare gli schemi ai giocatori a disposizione e questa è una delle sue forze. Deve solo continuare a lavorare e a dimostrare di essere un grande allenatore. Non voglio lodarlo troppo, perché già lo fanno troppe persone ed è sotto la lente d’ingrandimento. Tutto meritato, se continua così gli si apriranno scenari interessanti anche per il futuro”.

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