Il 75% dei tifosi under 35 chiedono cambiamenti sostanziali nel mondo del calcio. E’ questo quanto emerge dall’indagine portata avanti da Deloitte su 2.120 interviste realizzate su temi legati alle regole e ai tempi di gioco, alla fruibilità delle partite, all’intrattenimento e ai valori fondamentali come la sostenibilità. Il calcio cambia, ma per i tifosi italiani non abbastanza. Scendendo nel dettaglio di questa seconda edizione della Deloitte Football Fan Experience, lo studio fa emergere diverse proposte di modifica dell’attuale format di gioco, con particolare interesse da parte del 78% dei fan per una maggiore trasparenza nelle decisioni arbitrali e una revisione dell’uso del VAR, tema particolarmente sentito tra i giovani tifosi.
Il 68% dei tifosi richiede la revisione del tempo di gioco, con proposte come la riduzione della durata dei match o l’introduzione del tempo effettivo. Il 54% dei tifosi è interessato a una ristrutturazione del campionato, con la riduzione delle squadre o l’introduzione di playoff e playout. Circa 8 tifosi su 10 sarebbero interessati a visitare il centro allenamenti della propria squadra e sarebbero disponibili a pagare un biglietto d’ingresso. C’è anche il tema dell’azionariato popolare: il 63% dei tifosi sfegatati e il 42% dei tifosi appassionati sono disposti a investire nel proprio club, con una spesa media annua di 119 euro.
La tv rimane il canale preferito dai tifosi per seguire le partite di calcio sia sui canali a pagamento (44%) sia su emittenti regionali con telecronache specializzate (26%). Ma molti tifosi chiedono un cambio di passo a livello media. C’è infine l’argomento sostenibilità, secondo la maggior parte dei supporters non si fa abbastznza in tal senso. Il 66% dei tifosi sarebbe disposto a smettere di seguire la propria squadra se questa non mantenesse le promesse in ambito sostenibile. Attualmente, quasi il 30% dei tifosi si dice non pienamente soddisfatto della congruenza tra gli sforzi del club sui temi sostenibili e la comunicazione utilizzata.