In un’intervista al programma spagnolo El Chiringuito de Jugones, Gennaro Gattuso è tornato a parlare della sua avventura al Valencia, terminata anzitempo con un addio in inverno: “Ho un ricordo positivo della mia esperienza, è stato un onore lavorare per un club del genere, che merita rispetto. Fin dal mio arrivo ero consapevole che il lavoro non sarebbe stato facile, ma quando ho visto che al termine della sessione invernale di mercato non erano state rispettate le promesse ho deciso di andar via. La società era consapevole che bisognava comprare qualche giocatore, invece non è arrivato nessuno. Come se non bastasse, proprio negli ultimi giorni di mercato estivo erano stati venduti Soler e Guedes“.
Sul momento attuale che sta vivendo il club, Gattuso ha detto: “Capisco che non sia possibile investire tanti soldi sul mercato, ma bisogna anche mettersi nei panni dei tifosi del Valencia che, come me, vivono il calcio a 360°. Lo scorso finale di stagione è stata una sofferenza per me, soprattutto per il rapporto che ho con alcuni giocatori“. Infine, il tecnico italiano ha concluso: “Il nuovo allenatore Baraja sa come funzionano le cose, Valencia è casa sua. Casa mia invece è il Milan. Ho trascorso lì 14 anni da calciatore e 2 da allenatore, sono stato fortunato“.