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Per Thiago Motta, dopo l’eliminazione dalla Champions, il posto non è più sicuro: esonero possibile, ha solo una strada per salvarsi
Un nuovo progetto ha bisogno di tempo, ma di tempo dalle parti della Continassa non ce n’è poi tanto. La Juventus si ritrova a febbraio fuori dalla Champions e lontana dal primo posto in classifica: non erano certo queste le ambizioni della società bianconera quest’estate dopo un mercato da quasi duecento milioni.
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Il club continua a ribadire la fiducia in Thiago Motta, ma è chiaro che rispetto a qualche mese fa qualcosa è cambiato. È cambiato perché l’allenatore ha continuato a fare gli stessi errori e, almeno pubblicamente, a difendere anche ciò che non è difendibile. Lo ha fatto anche dopo la sconfitta con il Psv Eindhoven, costata l’eliminazione dalla Champions: un obiettivo fallito, un ko che può pesare come un macigno anche sul futuro del tecnico.
Motta, ad oggi, non rischia l’esonero, ma da oggi – o meglio da mercoledì sera – la sua conferma a fine stagione non è più garantita. Decideranno i risultati, quelli che finora sono mancati alla formazione bianconera. Sono mancati in campionato, con la serie di pareggi che ha allontanato la Juve dalla vetta della classifica (ora distante 10 punti); sono mancati in Champions con il pareggio con il Brugge e la sconfitta con il Benfica che hanno costretto a giocare i playoff e sono stati il preludio dell’eliminazione.
Juventus, Thiago Motta in discussione: come può evitare l’esonero
Bilancio, ad oggi, negativo quello di Thiago Motta alla guida della Juventus: la squadra resta in corsa per la coppa Italia, ma ha fallito già anche l’appuntamento con la Supercoppa.
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Inevitabili le ombre sul futuro del tecnico, ombre che potranno essere spazzate via soltanto in un modo: facendo risultati. Servirà blindare il prima possibile il quarto posto, evitando di arrivare a fine campionato punto a punto con le altre squadre coinvolte nella corsa Champions. Fallire questo obiettivo significherebbe mettere la parola fine all’esperienza di Thiago Motta a Torino. Ma anche la qualificazione non metterebbe al riparo il tecnico da possibili ribaltoni.
Servirà riconquistare la fiducia, dimostrare che la strada intrapresa è quella giusta, che il progetto ha bisogno di tempo, ma riuscirà a decollare. Tutto dovrà essere certificato sul campo con un finale di stagione che spazzi via dubbi e ombre. Quelle fatte dalle nuvole che da Eindhoven Motta si porta dietro: mai così minacciose come da quando è arrivata l’eliminazione dalla Champions.