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Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, ha parlato in un comunicato pubblicato sul sito della federazione calcistica europea, rispondendo alle accuse mosse contro la Uefa di aver avuto un atteggiamento troppo morbido nei confronti del razzismo. “Come organo di governo, so che non vinceremo nessuno concorso di popolarità, ma alcune considerazioni espresse sull’approccio della Uefa nella lotta al razzismo sono molto distanti dalla realtà – scrive il numero uno della federazione continentale -. La Uefa, in collaborazione con il FARE (Football Against Racism Europe), ha istituito un protocollo per identificare e combattere i razzisti”.
“Le sanzioni imposte dalla Uefa sono tra le più dure nel mondo dello sport – continua Ceferin -. La sanzione minima è la chiusura parziale dello stadio, che comporta ingenti perdite economiche per i club e un marchio per i tifosi. La Uefa è l’unico organo che squalifica un giocatore per 10 partite in caso di comportamento razzista. Credetemi, ci impegniamo a fondo per eliminare questo male dal calcio, stiamo facendo di tutto. Non possiamo permetterci di accontentarci, ma dobbiamo raddoppiare la nostra determinazione e i nostri sforzi“.
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“Tutta la famiglia del calcio deve lavorare insieme ai governi e alle Ong e fare una guerra ai razzisti, emarginare le loro opinioni disgustose fino ai margini della società – conclude Ceferin -. Le federazioni calcistiche, da sole, non possono risolvere questo problema. Anche i governi devono fare di più. Solo lavorando, insieme, in nome dell’onore e dell’etica, faremo progressi”.
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