[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, ha parlato durante un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: “Certo che si gioca troppo. I club ne hanno bisogno per pagare stipendi e premi. Però siamo arrivati al limite. Tutti vogliono più partite di coppa. Nessuno rinuncia a niente. I club chiedevano dieci partite nel gruppo di Champions, saranno otto, il numero giusto. Sarebbero più utili campionati a 18 squadre, ma i presidenti non sono d’accordo. Dovrebbero capire che due coppe nazionali sono troppe. Dialogo con i presidenti della Superlega? Con Agnelli niente. Ho incontrato Perez e ho rispettato il protocollo. Non posso pretendere che l’Uefa sia mia proprietà. In finale a Parigi eravamo accanto, mi sono congratulato, ma questo è tutto. Quale che sia la decisione della Corte Ue, non cambia niente: il progetto è morto perché nessuno vuole partecipare. Roma vincente in Conference League? Certi ‘geni’ dicevano: ‘Perché questa coppa inutile!’. Quando s’è visto che Roma e Feyenoord erano da finale di Europa League, gli stessi ‘geni’ hanno protestato perché la finale era in uno stadio piccolo… Un genio vero, José Mourinho, era commosso quando l’ho sentito.
E sull’Italia: “Il calcio europeo è più equilibrato. Gli infortuni, la condizione, un errore, e sei fuori. Qualificarsi è dura: l’Italia ha tirato cinquanta volte, la Macedonia del Nord uno. Ma rinascerete presto. L’Euro 2032 a rischio? Non c’è uno stadio che possa ospitare una finale di Champions. Incredibile. La Turchia è un rivale forte. Ho parlato tanto con Gabriele (Gravina, ndr), ma credo che anche governo e municipalità abbiano capito il valore di un Europeo. Sugli stadi servono garanzie forti prima”. Dopo aver assegnato il suo personale Pallone d’Oro è Benzema, Ceferin si sofferma anche sugli arbitri: “Il designatore Rosetti sta facendo un lavoro fantastico. Benissimo anche all’Europeo. Bene l’uso moderato della Var. Aiuta più di quanto pensassi. Il challenge? Non serve, si verifica già tutto, porterebbe confusione. Il gioco è un flusso, potrebbe essere usato per fermare un’azione. Basta perdite di tempo: l’arbitro punisca subito e aumenti i recuperi. Niente tempo effettivo”. Ceferin, infine, svela di essere pronto per le presidenziali del 2023: “Mi ricandido, ho già ricevuto 48 lettere di appoggio su 55 federazioni in una settimana”.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]