“I club di tutti i livelli del calcio europeo perderanno 9 miliardi di euro di entrate negli esercizi finanziari 2019/2020 e 2020/2021”. Questo quanto emerso dalla dodicesima edizione del rapporto annuale dell’Uefa “The European Club Footballing Landscape”. La pandemia ha infatti colpito in maniera devastante il calcio europeo e le finanze dei club.
I ricavi dei 711 club delle massime serie avevano subito un’impennata con una crescita annuale dell’8,2% (aumento di 1,9 milioni di euro ai loro ricavi nel 2019), mentre i profitti operativi sono stati i secondi più alti mai registrati.
Quanto si nota è il fatto che la pandemia sia stata devastante per le finanze dei club, ma il calcio europeo è comunque riuscito a lavorare per evitare una crisi più ancora grande. La UEFA, insieme ai campionati e alle coppe nazionali, ha riprogrammato il calendario delle competizioni nel 2020: con il rinvio di EURO2020 e delle competizioni UEFA per club, 38 massime divisioni europee sono state in grado di concludere la stagione 2019/2020 e tutti i campionati sono riusciti a ripartire nel 2020/21, facendo risparmiare ai club circa 2 miliardi di euro in penali e rimborsi sui contratti televisivi nazionali. Grazie al successo del protocollo Return to Play la UEFA ha potuto organizzare 1.432 partite con 163.844 test Covid effettuati dall’inizio della pandemia: più del 99% delle partite sono state giocate come previsto.
Il rapporto mostra che l’attuale proiezione dei mancati introiti nel periodo 2019-21 è di 7,2 miliardi di euro per il calcio professionistico di alto livello e 1,5 miliardi di euro per quello delle categorie inferiori.