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“La paura mia da dirigente è che ci stiamo preoccupando di questa stagione, ma dovremmo preoccuparci anche della prossima. Se non dovesse partire a pieno regime, lì davvero potremmo arrivare al crac di alcune società di calcio. Per quanto ingenti, i danni di un mancato finale di questo campionato saranno riparabili nel tempo”. Sono queste le parole del direttore sportivo dell’Udinese, Pierpaolo Marino, in collegamento con “Tutti convocati” su Radio 24. Il direttore sportivo è perplesso sul tema della ripartenza del campionato, ma conferma anche l’unità ritrovata in Lega Serie A: “La Lega è compatta, confermo, tutti vogliamo riprendere. Anche l’Udinese chiede rispetto delle tutele del personale, assolutamente noi vorremmo essere in campo prima possibile”.
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Il ds bianconero si dichiara poi ottimista sul versante diritti tv: “Il rapporto broadcaster-Lega è sempre stato aperto e cordiale, le soluzioni si troveranno. Non credo si andrà al conflitto legale, c’è un contratto e saranno rispettati tutti i vincoli, non si andrà alla diatriba legale. E’ vero che i club ricevono le loro risorse maggiori per costruire e mantenere le squadre dai broadcaster, ma anche le piattaforme senza calcio non potrebbero sopravvivere. E’ un rapporto di simbiosi che non può essere intaccato”. Marino confessa poi di fidarsi poco “dei dirigenti internazionali che hanno difeso gli Europei, hanno difeso le Coppe, hanno fatto giocare Atalanta-Valencia che sappiamo che partita è stata per il dolore di tutti in Spagna e Italia, un nefasto contributo quella partita lo ha dato. Mi fido meno delle dichiarazioni improvvisate”.
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