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In queste ore fanno discutere le decisioni di Fifa e Uefa, che hanno consentito l’ammissione delle nazionali giovanili russe alle competizioni internazionali a patto che siano formate da atleti minorenni e che non ci sia uso di bandiera, inno nazionale e divise ufficiali. Un cambio di rotta che non è stato accettato da altre federazioni europee. Su tutte ovviamente quella dell’Ucraina, che tramite il Ministero della Gioventù e dello Sport si fa sentire senza mezzi termini: “Chiediamo che queste decisioni siano riviste in quanto violano i diritti dei bambini ucraini che sono stati privati; dalla Russia del diritto di allenarsi in sicurezza e di vivere semplicemente nella loro patria senza la minaccia di essere rapiti, violentati o uccisi. Il regime russo di occupazione continua a uccidere e rapire bambini ucraini, distruggendo infrastrutture civili, inclusi stadi e scuole sportive, e senza lasciare ai bambini ucraini la possibilità di praticare sport o di vivere una vita normale”.
Nelle scorse ore le Federazioni di Lettonia ed Estonia si erano invece dette pronte a non scendere in campo in eventuali partite contro la Russia agli Europei Under 17.
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