L’ex calciatore di Juventus e Atalanta ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo a soli 26 anni: colpa del tumore cerebrale.
La carriera di un calciatore può essere davvero speciale, ma spesso è costellata da difficoltà e grosse salite che possono sembrare insormontabili. Eppure, quando riesci a realizzare il tuo sogno di esordire con la maglia della tua squadra del cuore, quando collezioni minuti in Serie A e addirittura in Champions League con quella squadra, sembra essere tutto in discesa. Ma no, non è sempre così.
Lo sa bene Simone Muratore, ex centrocampista cresciuto calcisticamente nella Juventus, dove si trasferisce nel 2011 all’età di 13 anni dopo aver giocato i primissimi anni di carriera nel Saluzzo, comune in provincia di Cuneo (sua città natale).
La carriera di Muratore non è mai stata semplice, sin dai primi anni delle giovanili. Nel novembre del 2015, quando gioca con la squadra Primavera della Juventus, si rompe il legamento crociato anteriore e ritorna in campo solo nel maggio dell’anno successivo. Sempre quello stesso ginocchio però fa di nuovo crac ad aprile del 2017, tenendolo fuori fino a novembre dello stesso anno e costringendolo a un secondo intervento chirurgico correttivo nell’aprile del 2018.
La stagione 2018/2019 lo vede scendere in campo in Serie C con la Juventus U23, ma è la stagione successiva quella del coronamento di un grande sogno. A causa di tante assenze tra i bianconeri, l’11 dicembre 2019 viene convocato da Maurizio Sarri in prima squadra nella trasferta di Champions League in casa del Bayer Leverkusen. Non solo la convocazione, perché al minuto 92, sul risultato a favore di 2-0, entra in campo al posto di Juan Cuadrado e trova l’esordio in prima squadra e in Champions League.
Nel giugno del 2020, alla ripresa del campionato dopo la pausa per il Covid, Muratore colleziona anche quattro presenze in Serie A, laureandosi così campione d’Italia con la sua Juventus. Da lì poi inizia un lento declino che lo porta fino al ritiro precoce a soli 26 anni.
Simone Muratore si ritira dal calcio giocato
Dopo le esperienze non proprio positive con Reggiana e i portoghesi del Tondela ed esser rimasto svincolato dall’Atalanta senza giocare nemmeno un minuto con la maglia nerazzurra, Muratore ha dovuto lottare contro un avversario più complicato dei calciatori in campo.
Quel tumore cerebrale benigno diagnosticato nel 2021 non gli ha dato tregua e, rimasto senza squadra da più di un anno, Muratore ha deciso di dire definitivamente addio al calcio con una lunga lettera commovente pubblicata sui suoi profili social. Di seguito l’estratto dove annuncia di fatto il suo ritiro.
“Ci sono stati giorni che facevo fatica anche ad alzarmi dal letto nonostante mi sentissi già meglio. Oggi metto un punto alla mia carriera da giocatore, ci ho provato fino alla fine a tornare, ci ho messo lacrime e sudore, ma non ero più come prima, mi sono reso conto che comunque avevo la fortuna di essere guarito e di stare bene”.
Non è andata come si aspettava dopo quel Bayer Leverkusen-Juventus, ma oggi Muratore può essere contento di aver superato quel grosso male e vivere con la sua famiglia.