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“Penso che la paura nel fare coming out sia una questione legata alla reazione tifosi. Non ritengo che i compagni di squadra possano avere una reazione particolare al coming out di un calciatore. Ma agli Europei si è visto come i tifosi inglesi abbiano dimostrato razzismo e omofobia. È un processo complicato e ci vuole qualcuno di veramente coraggioso per farlo nel calcio. Si tratta di essere coraggiosi e di raccontare la propria storia”. Queste le parole di Tom Daley, che ai microfoni di RadioTimes ha espresso la sua opinione sul timore che i calciatori gay hanno nel dichiarare la propria omosessualità . Secondo il campione di tuffi, quindi, che fece coming out nel 2013 a 19 anni, il dichiarare il proprio orientamento sessuale non avrebbe chissà che ripercussioni nello spogliatoio, ma semmai si ha il timore di non reggere ad eventuali e indegni cori da parte dei tifosi durante le partite.
Una preoccupazione purtroppo reale, visti gli episodi di tifo becero a cui ci si ritrova ad assistere con frequenza. Una preoccupazione che venne già confermata da Bamford in un’intervista a Channel 4, in cui dichiarò: “Un calciatore gioca dentro a uno stadio e sicuramente la cosa di cui si preoccupa di più è la reazione dei tifosi. Penserà sicuramente ‘mi canteranno qualcosa?’. Il che non dovrebbe accadere, ma il problema è che spesso alle partite c’è gente che ha bevuto un po’ troppo e che potrebbe dire cose sbagliate“.
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