Troppa, troppa Inter per questa Lazio ai minimi termini e non c’è mai partita nella seconda semifinale della Supercoppa Italiana. In finale ci vanno i nerazzurri, come da pronostico, e se la giocheranno col Napoli, che ieri ha vinto con lo stesso punteggio di 3-0 ma con molto meno dominio. Nuovo format, quattro squadre, ma lunedì alla fine per il primo trofeo stagionale se la giocheranno le solite due, vale a dire la vincitrice del campionato scorso, la formazione azzurra, e i ragazzi di Inzaghi – all’ennesima finale – che hanno vinto la scorsa Coppa Italia, e per le due sfidanti non c’è stato proprio nulla da fare.
In una cornice di certo più esaltante a livello di pubblico rispetto a quella di ieri, anche perché peggio non si poteva proprio fare, il primo tempo è un assedio da parte dell’Inter, che sa come e quando colpire. Il vantaggio arriva agli albori del match, con un’azione splendida in velocità che porta al tacco, voluto e un po’ fortunoso, da parte di Dimarco, che pesca Thuram tutto solo per l’1-0. Ma i nerazzurri legittimano in lungo e in largo: Barella coglie una traversa clamorosa, ci sono tante altre chance con una difesa biancoceleste abbastanza allegra e i ragazzi di Sarri ci provano solo con un tiro di Felipe Anderson e poi chiedono un rigore, ma Immobile non cade e non gioca la palla, su una trattenuta quasi hot di Acerbi.
E nel secondo tempo, col cinismo della grande squadra, la capolista in Serie A raddoppia: lo fa in uno dei modi che più predilige, il calcio di rigore (serve il Var ma il contatto tra Pedro e Lautaro era evidente quanto ingenuo), è il numero 14 in 28 partite, almeno cinque in più di qualsiasi squadra dei top-5 campionati, Calhanoglu fa nove dal dischetto in stagione e la partita viene chiusa alla grande, visto che non c’è reazione da parte dei biancocelesti, con Immobile fuori condizione, Zaccagni perso nel riscaldamento, Isaksen che entra e ci prova ma senza verve, e nel finale c’è anche spazio per il tris con Frattesi. Un punteggio largo e sarebbe potuto essere anche più largo, viene dimostrato in modo empirico l’enorme divario tra queste due squadre in questo momento. E così, Simone Inzaghi può scrivere la storia: lunedì in caso di vittoria avrà conquistato cinque volte la Supercoppa Italiana, sarebbe un record nonché un clamoroso percorso netto.