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Alfredo Trentalange spiega le sue dimissioni da presidente dell’Aia, arrivate questo pomeriggio a causa delle indagini della Procura Figc per il caso D’Onofrio che coinvolgerebbero anche il dimissionario ormai ex numero uno degli arbitri italiani, che ha mandato una lettera ai presidenti delle sezioni: “Questi giorni mi hanno permesso di dimostrare la mia correttezza e onestà , ma devo tutelare l’autonomia dell’Associazione e fare in modo che possa continuare ad essere gestita da rappresentanti legittimamente eletti, in assenza di una reale e persistente disfunzione anche dopo una vicenda penale e personale del tutto estranea alla nostra Associazione”. A questo punto l’Aia dovrebbe evitare il commissariamento, che sarebbe potuto arrivare domani in Consiglio Figc.
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