“Parliamo di uno dei più importanti giocatori della storia. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e sono davvero triste per la sua morte”. Anche il tecnico del Tottenham, Antonio Conte, si è unito al cordoglio per la scomparsa di Pelè. “E’ stato forse il calciatore più popolare ed era una persona umile, lo considero assieme a Maradona uno dei migliori di sempre – ha aggiunto l’allenatore italiano – La prima persona a parlarmi di Pelè è stato mio padre, era innamorato del suo modo di giocare. Ho visto poi alcune sue partite ed era incredibile quello che faceva col pallone ma non posso fare paragoni con Maradona, perchè Pelè l’ho visto solo in tv, contro Maradona ci ho anche giocato. Per mio padre però Pelè era il migliore al mondo e sono cresciuto con questa immagine visto che mio padre è stato anche il mio primo allenatore”.
Conte ha poi parlato del suo Tottenham: “Non mi sento frustrato perchè quando arrivi in un club e firmi un contratto, accetti e rispetti quella che è la filosofia del club e il tuo compito è aiutarlo a migliorare seguendo quella filosofia. Comprendo la frustrazione dei tifosi perchè vogliono vincere subito. Ma bisogna avere pazienza, serve tempo per migliorare: la chiave è non commettere errori negli acquisti e avere pazienza con i giocatori che arrivano, aspettare che migliorino. Si possono prendere giocatori di esperienza e vincenti, come per esempio ha fatto lo United con Casemiro, ma non è la filosofia del Tottenham e per questo bisogna continuare a lavorare e pazientare”.
“La frustrazione non può diventare un problema ma semmai una spinta per continuare a migliorare e ridurre il gap con gli altri club – ha detto Conte ai microfoni di Sky Sport -. Ci sono due vie per vincere: investire tanti soldi e prendere giocatori importanti o puntare sui giovani e lavorarci, aspettando che migliorino e diventino più forti. Nel primo caso puoi arrivare presto alla vittoria, nel secondo serve tempo”.
Infine sul mercato: “Se ci sarà la possibilità di rinforzare la squadra, penso che la società lo farà. Ma se arriverà qualcuno, sarà un giovane di prospettiva da fare crescere”.