[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
“Ho simulato un infortunio per non essere coinvolto in una combine”. Sono queste le parole riportate dal Mattino e pronunciate da Armando Izzo nel corso del processo su scommesse calcistiche e camorra. La partita in questione è Modena-Avellino del 17 marzo 2014 (Serie B). L’attuale difensore del Torino decise di non scendere in campo per gli irpini. Il motivo? Fu contattato dal collega Luca Pini (come lui indagato in questo procedimento) che faceva anche il gioielliere, il quale gli doveva consegnare alcuni monili. I due, insieme a un’altra persona, hanno incontrato in un ospedale Umberto e Antonio Accurso, elementi di spicco della camorra di Secondigliano e parenti di Izzo. Il difensore decise di non assecondare un simile approccio, andandosene in taxi. Non è la prima volta che Izzo si è rifiutato in tal senso, dato che è accaduto anche anni prima a Trieste.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]