L’Equipe ha rilasciato una lunga intervista a Lilian Thuram, ex difensore tra le altre di Parma e Juventus, nella quale si sono toccati diversi temi.
Il giocatore più forte con cui ha giocato: “Zinedine Zidane. La prima volta che l’ho incontrato, nella nazionale francese, aveva 17 anni e mezzo. Durante il riscaldamento faceva cose incredibili con la palla, nessuno ci riusciva. Poi è cresciuto fino a diventare un giocatore affermato in Italia. Non mi piaceva che la gente pensasse che fossi semplicemente dotato e talentuoso. Zidane è stato soprattutto un grande lavoratore, con molto carattere”.
Il più forte che ha affrontato: “Ronaldo, naturalmente. Non importa dove si trovava, poteva scatenare da un momento all’altro un’azione che avrebbe portato a un gol. È sempre stato molto bello giocare contro di lui, divertente”.
Il giocatore più festaiolo: “A Barcellona un giocatore, che non nomino, spesso saltava gli allenamenti. La mattina lo chiudevano nella sala massaggi per farlo dormire”.
Il momento più importante: “I miei primi anni a Parma. A contatto con Carlo Ancelotti ho imparato alcune cose essenziali per un difensore. Durante le prime partite mi chiedeva di andare in tribuna e guardare il movimento della linea difensiva. Fu in Italia che capii l’importanza della tattica. In questo periodo ho avuto i maggiori miglioramenti, sono cresciuto, sono diventato più intelligente e questo mi ha reso tutto più facile perché metteva in risalto le mie qualità”.