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“Avevo abbandonato l’idea di potermi occupare di calcio, fatto salvo per la mia squadretta, che ho dal 1974 e che quest’anno è in Eccellenza. Ma vari consiglieri regionali mi hanno pregato di riprendere in mano la situazione, visti i problemi personali dell’attuale presidente. Sto facendo un pensierino anche a rientrare in consiglio federale? E’ sempre un’opportunità, se chi vi siede lo fa disinteressatamente. Certo, si potrebbe vedere, perché no?“. Lo ha detto Carlo Tavecchio, ex presidente della Figc, che di recente si è candidato alle elezioni del comitato regionale della Lombardia.
“Il mio è un atto d’amore, ma un minuto dopo la mia decisione si sono aperte le cateratte: non pensavo che Tavecchio potesse fare ancora paura – ha aggiunto Tavecchio -. In Federcalcio ho lasciato una grossissima liquidità, con l’introduzione del Var e della Goal Line Technology, con quattro società che giocano la Champions mentre prima erano solo due più una ai preliminari. E questo è frutto della mia scelta di appoggiare Ceferin all’Uefa e Infantino alla Fifa, per cui avevo contro sia il governo che il Coni. Abbiamo avuto la possibilità di eleggere due dirigenti, Evelina Christillin alla Fifa e Michele Uva vicepresidente Uefa. E abbiamo ottenuto di ospitare le partite di Euro 2020: dati di fatto. Credo che negli ultimi anni non ci sia stato un grosso riconoscimento internazionale come a quel tempo”.
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