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Accuse costruite a tavolino. Questa l’accusa di Agron Tare, vice ministro degli Affari Esteri della Repubblica d’Albania e fratello del direttore sportivo della Lazio, che replica alle inchieste di alcuni giornalisti della carta stampata e della trasmissione televisiva “Report”. “Tutto quanto è falso: non ho mai avuto, in alcun modo, azioni in società di scommesse, né rapporti di alcun genere con personaggi legati ad ambienti malavitosi, né sono mai stato indagato dalla procura di Bari. Quanto affermato dai giornalisti non solo é offensivo per la mia persona ma é anche al contempo talmente assurdo e grossolanamente falso che esclude la sussistenza di una qualsiasi buona fede” spiega Tare nell’intervista rilasciata all’Adnkronos.
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“Bastava fare delle piccole verifiche, dettate in primis dal buon senso ancor prima che dalle regole del giornalismo – prosegue Tare -. Se non ci sono state, vien da pensare che sia stato tutto artatamente costruito a tavolino. Quando non si vogliono approfondire le cose, solitamente avviene perché conviene a qualcuno. Mio fratello Igli ricopre la posizione di Ds della società sportiva Lazio ed è il movente di questa campagna diffamatoria. E chiaro che ci sono dei soggetti terzi che hanno tutto l’interesse a colpirlo. Forse mi sbaglio, ma come diceva un vostro grande saggio politico, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca“.
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