E’ cominciato in Lussemburgo, davanti alla Corte di giustizia europea, il processo che potrebbe cambiare il calcio europeo come lo abbiamo conosciuto finora: Superlega contro Uefa e Fifa. Al via l’udienza di due giorni sulla pronuncia pregiudiziale del Tribunale mercantile n. 17 di Madrid sul conflitto di poteri tra European Superleague Company S.L., Uefa e Fifa. La Superlega, società privata formata da 12 club (di cui solo 3 ancora ufficialmente nel progetto: Real Madrid, Barcellona e Juventus), denuncia le due più grandi organizzazioni del calcio, entrambe con sede in Svizzera, per violazione degli articoli 101 e 102 del Tfue (il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea). Le accusa di avere il monopolio sull’autorizzazione e l’organizzazione delle competizioni internazionali, di sfruttamento esclusivo dei diritti e di minacciare di sanzioni club e giocatori che partecipano alla Superlega.
Nel corso dell’udienza saranno sottoposti alla Corte di giustizia sei quesiti sull’interpretazione o sulla validità della norma comunitaria in materia. La Camera chiamata a esprimersi è composta da 15 giudici tra i 27 della Corte. Al caso è stato assegnato anche un procuratore generale. All’udienza possono assistere solo gli avvocati, quindi non sono attesi Florentino Pérez, Gianni Infantino o Aleksander Ceferin. Il processo si tiene in lingua spagnola.
L’esito non sarà immediato. L’avvocato generale deve prima emettere un parere non vincolante alla Corte che può richiedere settimane. I giudici poi deliberano su di esso e possono apportare le modifiche che desiderano. La sentenza arriverà solo dopo questa analisi. La tempistica media delle deliberazioni della Corte è di 16,6 mesi dall’avvio della domanda di pronuncia pregiudiziale. In questo caso, calcolando dalla data della petizione (27 maggio 2021), la sentenza è attesa intorno alla fine di settembre o all’inizio di ottobre.