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“Superlega? Mi piacerebbe che il presidente del comitato spiegasse al mondo come sia stata presa questa decisione. Sostengo il mio club. Amo far parte di questa società. Ovviamente però ho anche la mia opinione; in questo momento è solo una constatazione. Ecco perché è scomodo per i manager. Non ho tutte le informazioni in merito alla Superlega, ne ho soltanto alcune. Perché queste squadre sono state selezionate per giocare questa ipotetica competizione in futuro? Lo sport non è più sport se non esiste il rapporto tra fatica e risultato. Lo sport non è più sport quando la vittoria è garantita. Non è uno sport quando non importa se perdi. Non è giusto che le squadre combattano al vertice e non possano qualificarsi“. Queste sono le recenti dichiarazioni di Pep Guardiola, in merito alla creazione della Superlega, al centro di un ciclone mediatico per la natura elitaria della competizione. L’allenatore del Manchester City, uno dei club fondatori del nuovo campionato europeo che riunirebbe le maggiori forze economiche al mondo, si è detto contrario ai valori che caratterizzerebbero la Superlega stessa. Guardiola ha esternato la propria opinione in occasione della conferenza stampa pre-Aston Villa.
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