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“Questa Superlega è un attentato alla salute del calcio italiano, all’interesse collettivo. Tre società, Juve, Inter e Milan, hanno pensato esclusivamente alla loro salute economica, ai loro interessi. Non si preoccupano minimamente degli altri club, delle loro esigenze, dei loro problemi”. Urbano Cairo, presidente del Torino, non ci va leggero giudicando, al Corriere della Sera, la quasi sfumata creazione della Superlega.
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“Non c’è alcun senso di responsabilità, bensì una mancanza totale di rispetto, nonostante si faccia parte per esempio di una Lega di Serie A che ha cercato di affrontare il momento reso ancora più delicato dalla tremenda pandemia”, ha continuato il patron granata. Nel suo mirino c’è Andrea Agnelli, il quale avrebbe tradito i club di A sulla questione fondi: “Si viene a sapere di trattative tra questi 12 club europei, quasi tutti indebitati, di incontri segreti tra Agnelli e Perez. Questa è malafede, concorrenza sleale. Hai una delega della serie A e intanto tratti su un altro fronte, per superare i tuoi gravi problemi economici, i tuoi bilanci in sofferenza, danneggiando le società che ti hanno dato un mandato ben preciso”.
Ce n’è anche per Beppe Marotta, ad dell’Inter: “E’ consigliere federale, con la delega della Serie A: si deve dimettere. Agnelli ha lasciato l’Eca. Mi aspetto da Marotta un atto analogo per la Figc. Così anche Scaroni, presidente del Milan, coerente però sul versante fondi, perché ha continuato ad appoggiarli, deve dimettersi da consigliere di Lega. Stimo Scaroni, ma occorre un passo indietro”. Infine, Cairo non è affatto sorpreso che i tifosi abbiano rigettato la Superlega: “Questa è una competizione che stravolge l’idea di calcio, di sport, non riconosce la passione. Il calcio regala emozioni, va vissuto seguendo questo spirito. Il calcio è partecipazione. Ribadisco: lo vedo, lo sento, lo percepisco dai messaggi della gente che critica la nascita di questa Superlega”.
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