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Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha chiesto chiarimenti al presidente del consiglio Giorgia Meloni per le parole pronunciate da Vittorio Sgarbi, in merito al possibile abbattimento dello stadio San Siro. Il nuovo sottosegretario ai beni culturali, infatti, aveva affermato come fosse completamente contrario all’abbattimento dell’impianto meneghino, imponendo alcuni divieti legislativi se necessario. Ecco allora le parole scritte dal sindaco di Milano Sala sulla questione citata: “Il Sottosegretario Sgarbi a poche ore dalla sua nomina, ha formulato pubblicamente affermazioni che reputo prive di fondamento giuridico. Mi riferisco in particolare a due temi. Il primo riguarda la preannunciata volontà di riportare nella sua posizione originaria (Sala degli Scarlioni del Castello Sforzesco) la Pietà Rondanini di Michelangelo, al momento esposta nell’ospedale spagnolo del Castello. Il secondo ha a che fare con le iniziative anticipate in ordine a possibili vincoli da imprimere allo Stadio Meazza. A proposito del Meazza, Sgarbi, in opposizione all’eventuale abbattimento dell’attuale stadio, avrebbe testualmente affermato: ‘Se dovesse servire un vincolo, lo metterò”. Si tratta di affermazioni che, in primis, non tengono conto di percorsi realizzati e assai apprezzati, come nel caso della esposizione della Pietà di Michelangelo, ovvero, per ciò che attiene allo stadio, a complessi iter amministrativi che hanno già coinvolto più Enti. Ma soprattutto queste dichiarazioni appaiono esorbitare dalle competenze del Sottosegretario e sembrano piuttosto destinate ad alimentare confusione e disorientamento che certamente nuocciono al corretto esercizio dei poteri pubblici nell’interesse della collettività”
Poi aggiunge sullo stadio: “Per quanto riguarda lo stadio Meazza, porre un vincolo non è forse di pertinenza della Soprintendenza, sulla base di specifiche e complesse valutazioni tecniche e non già per semplice volontà o discrezionalità di una figura politica come un Sottosegretario. Faccio appello, pertanto, alla autorevolezza del Suo ruolo per chiederLe chiarezza su queste vicende, precisando anche all’interessato gli effettivi ambiti di competenza del Sottosegretario, soprattutto in relazione alle responsabilità della Soprintendenza ai Beni Culturali. Confido nella puntualità del Suo cortese riscontro, rinnovando l’impegno ad un reciproco leale rapporto di collaborazione tra le diverse Istituzioni del nostro Paese”.
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