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“Il sindaco è stato molto cortese, ha esaminato con attenzione, oltre che con cortesia, la nostra proposta della terza soluzione: mantenere in vita San Siro e non deflettere dalla costruzione del nuovo stadio, esattamente come deciso, quindi con la stessa cubatura. Mi ha detto che ne parlerà con le società, si è mostrato interessato, di più non poteva dirmi”. Queste le parole di Ignazio La Russa, a margine di un colloquio col sindaco di Milano Giuseppe Sala. Un incontro tra le due parti chiesto dal senatore di FdI per esporre al primo cittadino un progetto volto a salvare il Meazza.
“Il progetto è conveniente perché non costa niente al Comune e non costa niente alle società, se si impegnano a gestirlo per 10 anni, perché risparmiano 50 milioni, che è il costo minimo previsto per la demolizione. E’ inoltre un enorme guadagno per la città, che elimina con la demolizione le polveri sottili e il trasporto di detriti. Poi c’è un fatto ‘romantico’, quello di mantenere in vita San Siro e contemporaneamente avere un nuovo stadio, che serve”, ha proseguito La Russa.
E ancora: “Io sono per il sì allo stadio nuovo ma anche per il mantenimento di San Siro, che è uno degli stadi più famosi al mondo. Mantenerlo in vita servirebbe al Comune che, rinunciando all’affitto, potrebbe, anziché 5 giorni all’anno, utilizzarlo 20 giorni all’anno. Significherebbe poi che Inter e Milan, se vogliono, possono giocare le partite in cui sono previsti almeno 70mila spettatori. Può diventare un luogo di utilizzo per altri sport, si possono fare mille cose. Presenteremo il progetto anche al dibattito pubblico”.
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