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L’ex ct della Spagna José Antonio Camacho torna a parlare del quarto di finale che le Furie Rosse giocarono ai Mondiali 2002 contro i padroni di casa della Corea del Sud in una delle sfide più discusse del nuovo millennio, che fece il paio con gli ottavi in cui gli asiatici eliminarono l’Italia con l’aiuto dell’arbitro Byron Moreno. Anche nella sfida contro gli iberici, secondo l’ex commissario tecnico, le figure arbitrali si erano vendute alla Corea: “Penso che il guardalinee di Corea del Sud-Spagna del 2002 fosse venduto. Non aveva le condizioni necessarie per essere in campo, non aveva mai diretto una partita così in vita sua. Si vedeva che era abbastanza suonato. Ai supplementari stavo per cominciare a parlare con i miei calciatori e mi sento toccare la spalla. Era il guardalinee che mi diceva che non potevo dare loro indicazioni. Mi giro e vedo che Hiddink ha intorno tutti i coreani e sta parlando tranquillamente con loro, senza che nessuno gli dicesse nulla. Ovviamente non volevano che noi potessimo farlo”.
E il giorno prima erano successi due fatto che Camacho non poté dimenticare: “Il giorno prima della partita, durante l’allenamento, ci chiedono come vogliamo il campo. Ho detto all’arbitro che volevamo l’erba più alta possibile, proprio perché sapevo che così facendo l’avrebbero tagliata corta. E anche il giorno precedente, quando siamo arrivati per allenarci, alla porta c’era un militare che ci chiedeva di mostrargli i documenti. Un tizio solo che voleva i documenti di tutti…”.
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