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Divertente siparietto tra Matteo Berrettini e Paulo Dybala, protagonisti di un’intervista sui canali Atp. “Con il mio allenatore ho un rapporto padre-figlio. Scherziamo tra di noi, ad esempio lo registro mentre dormo e lo sveglio” ha detto il tennista azzurro. “Se lo facessi io, mi licenzierebbero” ha risposto scherzando la Joya, mentre Berrettini ha aggiunto: “Io lo pago, così posso farla franca“.
In merito ai rispettivi idoli, Berrettini ha ammesso: “Non ho mai nascosto che Roger fosse il mio idolo crescendo. Fa sembrare tutto facile, così come Ronaldinho“. Questa la risposta di Dybala: “Anch’io. Non l’ho mai incontrato di persona, ma mi auguro di poterlo fare un giorno. Ricordo che per guardare le sue partite saltavo le partite di calcio“.
Infine, i due hanno rivelato le loro emozioni alla vigilia delle finali: “Contro Djokovic è stata dura. Prima della finale avevo i nodi allo stomaco, non riuscivo quasi a mangiare – ha spiegato il numero 6 del mondo – Era più abituato di me a giocare quel tipo di finali. Lui si rilassava con le cuffie, mentre io non riusciva neppure a mangiare un po’ di riso. Mi sudavano le mani e quando parlavo con il mio team mi girava la testa“. Dybala ha invece svelato: “Esordire in nazionale è il mio sogno. Mi fecero giocare a calciotennis nello spogliatoio per sciogliere la tensione. Quando il mister mi disse di entrare in campo ero sudato come non mai. Inoltre, prima della finale di Champions League era impossibile dormire“.
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