Sinisa Mihajlovic ha incontrato Papa Francesco grazie a un’udienza privata che ha avuto luogo nella giornata di lunedì. Un’occasione di certo particolare per il serbo, avvalorata dalla sconfitta della malattia e dal sentimento provato nei confronti della religione. Una delle due figlie, Viktorija, ha spiegato questo tratto di suo padre in un libro a lui dedicato: “Come vive mio padre la religione? In maniera molto discreta e riservata. Lui è ortodosso, non è un praticante assiduo però è profondamente credente, prega soprattutto la sera prima di andare a dormire e al polso ha sempre il braccialetto di Medjugorje, santuario in cui andò da solo la prima volta nel 2008 quando allenava il Bologna. Mi ha detto di aver pianto e vissuto un’esperienza spirituale fortissima. La fede lo aiuta tantissimo”.
Lo stesso Sinisa, tempo fa, ha spiegato l’esperienza religiosa fatta al Santuario: “Ci andai con l’amico Paolo Brosio (era il 12 maggio 2009, ndr) ed è difficile spiegare cosa ho provato – raccontò Sinisa quanto allenava la Fiorentina -: è come un sogno. Io mi reputo uno che non ha il pianto facile, non mi accorgevo ma sentivo le lacrime e dentro era come se mi liberassi di qualcosa. Quando vivi un’esperienza del genere esci che non pensi male ma il bene”. E di per certo l’incontro col Pontefice non ha fatto che rafforzare la sua fede.