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Una vera e propria aggressione si è consumata allo stadio Pasquale Novi di Angri, costringendo il direttore di gara ad interrompere la sfida tra i padroni di casa e il Portici, recupero della 16ª giornata del girone G di Serie D. Tutto inizia in campo, quando Maurizio Maraucci, difensore della formazione ospita, avrebbe distratto un suo avversario, Varis, al momento della battuta di un rigore poi sbagliato. L’episodio ha provocato la rabbia di alcuni spettatori, che al termine del primo tempo hanno aggredito il giocatore con calci, pugni e mazze. Maraucci ha riportato diverse ferite, è stato immediatamente soccorso ed è stata necessaria la somministrazione di un sedativo perché sotto shock.
Questo è quanto ha riferito la squadra del Portici, ma arriva un comunicato dell’Angri che riferisce diversamente quanto accaduto e che riportiamo di seguito. “L’Unione Sportiva Angri 1927 prende posizione e contesta le dichiarazioni che stanno circolando sul web da parte della società e di alcuni tesserati del Portici Calcio e vuole a questo punto chiarire la propria posizione in merito a quanto ‘non’ successo al termine del primo tempo della gara disputata oggi pomeriggio allo stadio Novi. Rispediamo al mittente le accuse di aggressione ai danni di tesserati della società ospite, le accuse di presenza di persone non autorizzate all’interno degli spogliatoi, le accuse di un clima intimidatorio intorno a questa gara, le accuse di coinvolgimento di nostri tesserati in ipotetiche aggressioni. In un consueto pomeriggio di sport l’atteggiamento antisportivo è arrivato dalla società ospite che si è rifiutata di disputare il secondo tempo, malgrado per la terna arbitrale e per le forze dell’ordine esistevano tutte le condizioni di sicurezza per poter giocare l’incontro. Abbiamo constatato con amarezza la rottura di una porta da parte di un tesserato della squadra ospite che ha generato danni alla struttura sportiva. I calciatori del Portici hanno lasciato l’impianto di gioco in assoluta tranquillità dopo essersi trattenuti nei corridoi dello stadio. Siamo convinti e fiduciosi che la giustizia sportiva saprà fare il suo corso ed attestare la regolarità dello svolgimento della gara”.
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