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Paolo Montero, tecnico della Sambenedettese, ha parlato del difficile momento causato dalla pandemia di coronavirus, diviso tra la preoccupazione per Bergamo e quella per l’Uruguay: “Sono preoccupato per gli amici e parenti in patria, gli ho detto di non uscire perché questo virus non è uno scherzo. Soffro anche per l’Italia che è la mia seconda casa, mi fa male vedere Bergamo, la città che mi ha aperto le porte“. “L’immagine dei camion dei militari che portano via le bare è un pungo allo stomaco” racconta Montero a Tuttosport. Sull’ipotesi di tornare a giocare invece il tecnico di Serie C è scettico: “Avevo la speranza di ricominciare a giocare, ma vedendo la situazione mi chiedo che senso ha? È difficile pensare al pallone. A San Benedetto ci sono tanti proprietari di stabilimenti balneari che rischiano di perdere la stagione a causa del coronavirus. E quanti genitori non hanno più il lavoro e non sanno come comprare il pane per i figli“. “Queste sono le priorità , non pensare di giocare a pallone. Non scherziamo” ha concluso Montero.
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