Il Venezia è promosso in Serie A dopo due anni di assenza. E’ festa grande allo stadio Pier Luigi Penzo, dove i lagunari, forte dello 0-0 dell’andata che ha concesso loro di poter giocare per due risultati su tre, la sbloccano nel cuore del primo tempo grazie al gol di Gytkjaer e coronano una stagione straordinaria riuscendo a centrare il grande obiettivo, anche se adesso si dovrà fare i conti con il probabile addio da parte di Vanoli. Sfuma il sogno, invece, per la Cremonese di Stroppa: i grigiorossi ci riproveranno l’anno prossimo.
In un Penzo delle grandi occasioni la prima occasione è la conclusione di Tessmann, che termina fuori non di molto. Risposta Cremo con Tsadjout che calcia e trova la parata di Joronen, poi grande occasione con Sernicola che converge sullo spigolo dell’area e per un soffio non trova la porta. Al 23′, la svolta: Busio conduce palla alla grande in contropiede, palla a Gytkjaer, la grande mossa a sorpresa di Vanoli, che riesce a segnare con un tiro sporco su cui non riescono a chiudere i difensori lombardi sulla linea di porta. La reazione dei ragazzi di Stroppa, comunque, c’è: Sernicola ancora a giro per un replay, con stesso esito, dell’azione precedente, quindi Castagnetti prova la botta ma trova la risposta di Joronen. Tsadjout e Zanimacchia vanno vicini al gol nel secondo tempo, ma i grigiorossi pian piano si spengono alla distanza, consci di doverne segnare due contro una grande squadra come quella lagunare. C’è spazio anche per la polemica su un possibile rigore per i lombardi, ma Idzes prima tocca la palla e solo dopo Pickel. Miracolo di Saro sul colpo di testa di Bjarkason, sul capovolgimento di fronte Zanimacchia si invola verso la porta ma sul più bello si addormenta. E’ una delle ultime opportunità per la Cremonese, perché il Venezia gestisce bene il finale e vola in A.